Pacific Rim: cuori impavidi in corpi d’acciaio

In sala dall’11 luglio uno dei blockbuster più attesi dell’estate, Pacific Rim di Guillermo del Toro che vede scontrarsi, come negli cartoon giapponesi di Goldrake e Mazinga, robot giganti e mostri


Per chi è cresciuto negli anni ’80, masticando pane, Goldrake e Mazinga, nessun blockbuster della prossima estate è atteso come Pacific Rim, il nuovo kolossal di Guillermo del Toro che vede scontrarsi, proprio come in quegli storici cartoon giapponesi, robot giganti e mostri enormi e minacciosi emersi dalle profondità dell’oceano per distruggere il genere umano. Una formula che più semplice non si può, eppure Hollywood, fino ad ora, non ci aveva ancora pensato. Del Toro, regista, produttore e sceneggiatore del film ne spiega così la genesi: “Attraverso una profonda spaccatura sul fondo del mare si scatena un flagello che minaccia di distruggere la razza umana. E’ un portale che lascia passare le più grandi, feroci e brutali creature aliene che si siano mai potute immaginare: i Kaijū. Per affrontarle, l’umanità deve fare appello a tutte le proprie risorse e ideare l’arma più imponente, dinamica e versatile mai inventata. Così nasce il Jaeger Program: robot alti quanto un palazzo di venticinque metri, comandati da due piloti le cui menti sono collegate insieme da un ponte neuronale. Era un progetto che rispondeva in tutto e per tutto ai miei desideri, sia dal punto di vista visivo che emotivo, e anche per la sua atmosfera”.

Il termine Kaijū viene dal giapponese e significa letteralmente ‘strana bestia’. Cinema e letteratura nipponici hanno trasformato la presenza di questi animaloni in un vero e proprio genere, pensiamo a Godzilla, protagonista per la prima volta al cinema nel 1954. Più in là, a fine anni ’60, il genere Kaijū converge in quello mecha, ovvero le storie – per lo più fumetti e serie d’animazione – dedicate ai robot giganti, come quelli che abbiamo citato in apertura d’articolo, spesso impegnati appunto ad abbattere creature gigantesche e orripilanti. Del Toro pesca a man bassa da questo repertorio adattandolo ai gusti americani, che fino ad oggi, di grosse bestie al cinema, hanno conosciuto solo King Kong. Per la verità ci fu un tentativo nel 1998, a opera di Roland Eimmerich, di portare Godzilla sul mercato americano, ma non funzionò, e il pubblico snobbò il film preferendo rivedere i classici giapponesi. Un ulteriore Godzilla, diretto da Gareth Edwards, è in preparazione per il 2014. Tra i protagonisti c’è Juliette Binoche.

In Pacific Rim invece le star umane sono Idris Elba, Charlie Hunnam e Ron Perlman, mentre l’affascinante Rinko Kikuchi copre il doppio ruolo di ‘love interest’ per il protagonista e immancabile anello di congiunzione al mondo orientale. ”Vogliamo che il pubblico sia letteralmente travolto dalla furia e dal clamore dell’azione – conclude il regista – ma deve anche risaltare il coraggio dei personaggi principali. Nonostante gli esseri umani appaiano minuscoli in confronto a tutto il resto, il loro spirito è quanto di più grandioso ci sia nel film. Sono la rappresentazione di come si diventa eroi”. Il film è in sala dall’11 luglio.

Uscite

play
Uscite

‘Wicked’. Che esperienza è stata?

Basato sul romanzo bestseller di Gregory Maguire, è al cinema uno dei musical più amati di sempre

play
Uscite

‘Spellbound – L’incantesimo’. L’incontro con i doppiatori italiani

Intervista a Arianna Craviotto, Gigi & Ross e Sissi. Il film d'animazione è dal d22 novembre su Netflix

play
Uscite

‘Per il mio bene’. Maternità, pregiudizi e omaggio a grandi artisti

Intervista a Leo Gullotta e Mimmo Verdesca. Il film in sala dal 5 dicembre con 01 Distribution

Uscite

‘Per il mio bene’: storia di una donna alla ricerca delle proprie origini

In sala il 5 dicembre con 01 il film di Mimmo Verdesca, con Barbora Bobulova, donna che in circostanze difficili scopre di essere stata adottata


Ultimi aggiornamenti