Orgoglio gay e corruzione italiana

Uscite a raffica prima del Festival di Cannes che assorbirà tutta l’attenzione mediatica. Sono ben 10 i titoli in arrivo nelle sale. Captain America Civil War di Anthony e Joe Russo con Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Daniel Bruehl, Don Cheadle, Paul Bettany, dove l’ennesima minaccia alla Terra mette sotto inchiesta il gruppo degli Avengers, accusato dal governo di agire in modo troppo autonomo. All’interno del gruppo si formano così due fazioni: quelli che rivendicano libertà assoluta capeggiati dal nuovo capo Steve Rogers e i “trattativisti” guidati da Iron Man.

Stonewall di Roland Emmerich con Jeremy Irvine, Jonathan Rhys Meyers, Ron Perlman, rievoca quei giorni di giugno del 1969 quando, col simbolico lancio di un mattone, la comunità gay diel Greenwich Village iniziò a rivendicare la propria libertà di espressione e per i diritti civili. Dal regista di Independence Day un kolossal dei buoni sentimenti e dell’orgoglio gay. 

Il traditore tipo di Susanna White con Ewan McGregor, Stellan Skarsgård, Naomie Harris, è una spy story dal romanzo di John le Carré con al centro una coppia di ignari cittadini britannici travolti dal doppiogioco dei servizi segreti e della mafia russa in scenari da sogno, tra Gibilterra e la Svizzera. Un thriller post-guerra fredda che ha i toni di una denuncia politica senza sconti per nessuno.

Il ministro di Giorgio Amato con Gian Marco Tognazzi, Alessia Barela, Fortunato Cerlino, Jun Ichikawa, Edoardo Pesce, è la storia di un giovane industriale sull’orlo del fallimento che non esita a organizzare una cenetta con seduzione, tangenti e complicità per ottenere il favore di un ministro coinvolto nel possibile appalto che risolverebbe tutti i problemi. Denuncia della corruzione italiana con il passo della commedia di costume.

Al di là delle montagne di Jia Zhang-ke con Zhao Tao, attrice nota anche in Italia dove ha vinto il David di Donatello per Io sono Li, è il primo film in giro per il mondo dal regista più dotato della “new wave” cinese. Intorno a una donna che deve scegliere tra due pretendenti si snoda una vicenda esistenziale che corre dall’Asia all’Australia. In concorso allo scorso festival di Cannes.

Corpo estraneo di Krzysztof Zanussi con Riccardo Leonelli, Agnieszka Grochowska, Agata Buzek, Weronika Rosati, Chulpan Khamatova. Il più celebre regista polacco ritorna ai temi morali che lo resero celebre seguendo le sorti di due giovani d’oggi alle prese con la corrotta realtà della Polonia capitalista e con i rovelli etici della fede cattolica.

Microbo e gasolina di Michel Gondry con Théophile Baquet, Ange Dargent, Audrey Tautou. I nomi dei due personaggi sono tutto un programma: timido e a disagio nella nuova scuola il primo, scanzonato e inventivo il secondo, i due ragazzi fanno presto amicizia e progettano un’auto tutta loro per trascorrere le vacanze in libertà, lontano dal controllo dei genitori. Il geniale narratore francese inventa una favola moderna che seduce fin dalle prime immagini.

Escono anche La buona uscita di Enrico Iannacone, spietata radiografia della buona borghesia napoletana senza scrupoli vista con gli occhi di una cinquantenne che ha paura di invecchiare ma si ribella al cinismo del mondo a cui appartiene; Robinson Crusoe, disegno animato belga di Vincent Kesteloot e Ben Stassen con un pappagallo intraprendente nei panni del famoso Venerdì del romanzo originale che in questa versione prende il nome di Martedì; la commedia francese di Philippe Le Guay Florida con uno scatenato ottantenne che coinvolge nelle sue fantasie la giovane Sandrine Kiberlain con il grande Jean Rochefort.