On va tout péter di Kowalski per il 1° maggio

"Primo maggio. Il lavoro in prima fila" è il titolo dell’appuntamento che coniuga testimonianze, dibattito, musica e un film, On va tout péter di Lech Kowalski, in prima visione italiana in VOD


Sarà la prima festa dei lavoratori senza cortei per le strade e senza concertone, causa emergenza Coronavirus. Ma a Vicenza non si rinuncia a celebrare il 1° maggio con un evento interamente sul web, promosso da Working Title Film Festival -Festival del cinema del lavoro, Cinema Odeon e i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Vicenza.

“Primo maggio. Il lavoro in prima fila” è il titolo dell’appuntamento che coniuga testimonianze, dibattito, musica e un film, On va tout péter di Lech Kowalski, in prima visione italiana in VOD. Alle 16.30 è previsto il dibattito “Il lavoro ai tempi del coronavirus”, che sarà trasmesso in diretta video sulla pagina Facebook e sul sito di Working Title Film Festival, e rilanciato dalle pagine dei partner. Tra gli interventi, anche quelli dedicati al settore cinema di cui parleranno la direttrice artistica di Working Title Film Festival Marina Resta ed Enrico Ladisa, responsabile con Denis Lotti della programmazione del cinema Odeon.

Il documentario di Lech Kowalski (Francia, 2019, 109’) sarà disponibile fin dalla mattinata del 1° maggio e per le successive due settimane sulla piattaforma Odeonline, la sala virtuale inaugurata di recente dal cinema vicentino. Si accede al film cliccando sul link: https://vimeo.com/ondemand/onvatoutpeter e pagando un biglietto di 5 euro.

On va tout péter, presentato lo scorso anno alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e a Filmmaker Festival di Milano e non ancora distribuito in sala in Italia, prodotto da Revolt Cinéma in coproduzione con ARTE France, racconta la lotta intrapresa nel 2017 dagli operai della fabbrica GM&S di La Souterraine, piccolo comune nella regione della Nuova Aquitania, nel cuore della Francia, che produce pezzi di ricambio per le grandi case automobilistiche ed è stata messa in liquidazione, lasciando sulla strada 277 operai. La lotta si sposta poi all’esterno, tra i blocchi degli accessi di fabbriche e autostrade e incontri con i vertici governativi (in una scena appare anche il presidente Macron). La camera a mano di Kowalski segue da vicino le alterne vicende della vertenza e i suoi protagonisti, mentre le immagini sono accompagnate da una colonna sonora a base di rock’n’roll e blues elettrico. Tra l’altro il regista è stato arrestato con l’accusa di ribellione mentre filmava lo sgombero degli operai dalla prefettura di Gueret. Oltre 400 registi di tutto il mondo hanno firmato una petizione per chiedere di abbandonare ogni azione legale contro di lui.

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28 Aprile 2020

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