Oliver Stone alla Festa del Cinema presenta una doppia visione: la mini serie tv JFK: Destiny Betrayed, di cui il documentario JFK Revisited: Through The Looking Glass arriva a Roma dopo essere passato lo scorso luglio al Festival di Cannes (leggi articolo), opera di sintesi delle 4 puntate seriali.
Trent’anni dopo JFK – Un caso ancora aperto (1991), Stone esamina i documenti recentemente desecretati sull’assassinio presidenziale statunitense del ‘63, controverso mistero del ’900. Le voci narranti di Whoopi Goldberg e Donald Sutherland, e un gruppo di scienziati forensi, medici, esperti di balistica, storici e testimoni, dimostrano che nel caso John Fitzerald Kennedy la teoria del complotto sia una realtà.
La versione documentaria condivide con quella seriale l’essenza, ma gli argomenti trattati in questa seconda includono la prima formazione della visione del mondo della politica estera del 35mo presidente degli Stati Uniti d’America, dai suoi viaggi in Vietnam come senatore (dove vide in prima persona i francesi perdere la loro guerra coloniale), al suo sostegno alle democrazie nascenti in Africa, alle sue convinzioni anticoloniali, che lo misero in opposizione all’amministrazione Eisenhower, alla CIA, e al Pentagono. Inoltre, Stone permette uno sguardo dietro le quinte delle azioni post-assassinio e dei sospetti iniziali del fratello del Presidente, Robert, così come le sue opinioni sull’indagine ufficiale della Commissione Warren.
Le prove forensi e balistiche dell’assassinio, non trattate in JFK Revisited: Through The Looking Glass, sono esplorate nella serie in maniera più dettagliata.“Non ho mai mai abbandonato le ricerche”, afferma Oliver Stone, connettendo il discorso al primo film con Kevin Kostner che “si basava sui fatti conosciuti all’epoca: dopo il 1991 fu difficile parlare al Congresso, che fu costretto a passare la legge che permise un’ulteriore indagine, compreso l’Assasination Review Bord, infatti fino al ‘98 si era lavorato abbastanza bene, ma comunque la CIA e i Servizi Segreti hanno distrutto due scatole di documenti su Kennedy, quindi sin dall’inizio era stato difficile reperire le informazioni; nel 2017, il presidente Trump disse che si potevano pubblicare nuove informazioni, ma poi ha cambiato programma comunicando che il 26 ottobre di quest’anno, cioè la prossima settimana, sarebbe stato pubblicato tutto: quest’anno abbiamo Joe Biden, un presidente irlandese e cattolico, speriamo si ricordi di Kennedy. Si parla di circa 20.000 documenti ancora non conosciuti”.
Stone rammenta come tutto sia stato messo sotto il controllo della Warren Commission – che ha appositamente nascosto delle info –, portando anche l’esempio dell’autopsia “fatta a Bethesda, non certo da medici tra i più grandi: se ne sono occupati i militari e il risultato non è corrisposto con le informazioni dei testimoni oculari. Per esempio, s’è detto che erano stati 3 i colpi, in realtà sono stati 4/6, infatti chi era a Dallas disse che pensavano fosse un’imboscata. È preoccupante che nel Governo statunitense abbiamo paura dei media: i media americani sono pigri o complici, come io credo”.
Creando un ponte tra il passato recente e l’attualità più stretta, in merito al più ampio discorso del potere americano, Oliver Stone, parlando del ritiro delle truppe statunitensi dall’Afghanistan dice: “Siamo difronte al declino dell’impero americano, che avrà difficoltà a mantenere la propria posizione: ci sono 800 basi all’estero, che costano moltissimo. Guardate cosa è successo anche in passato, a Saigon: dopo che ce ne andiamo, quelle realtà non riescono a continuare, non ha senso dare così tanti soldi per Paesi artificiali, cioè non possiamo pensare di trasformare società che hanno storie di migliaia di anni. Poter coesistere con la Cina, la Russia, sarebbe importante: se sapremo farlo lo dirà la Storia: in America c’è il problema dell’inflazione della minaccia: non ne usciremo mai, dobbiamo cambiare la nostra mentalità. Kennedy era un guerriero per la pace, cercava di cambiare il mondo e secondo me Bob Kennedy è stato assassinato perché avrebbe fatto riaprire il caso, era pieno di voglia di vendetta”.
I due progetti di Oliver Stone sono distribuiti da I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection, Rai Documentari e Sky Documentaries, queste ultime due le destinazioni per la visione del film (la prima, con Rai Tre) e della serie (la seconda): a novembre, JFK: Revisited sul terzo canale e JFK: Destiny Betrayed su Sky Documentaries (anche on demand e in streaming su NOW).
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