Notturno di Gianfranco Rosi sarà distribuito in numerosi paesi del mondo, come annunciato dal venditore internazionaleThe Match Factory a Variety: Austria, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Slovenia, Croazia, Serbia, Portogallo, Polonia,Svizzera, India, Giappone, Taiwan, Regno Unito, Turchia, tutti i paesi dell’America Latina, sono alcuni dei territori che hanno acquisito il film. E intanto sono in corso altre trattative anche per l’America del Nord.
Questo all’indomani della presentazione oltreoceano al Toronto Film Festival e al New York Film Festival dove il film è stato accolto con grande calore dal pubblico che nonostante il lockdown ha potuto assistere a una proiezione dal vivo a New York in un Drive In stracolmo. Anche la critica americana si è espressa con toni di grandissimo apprezzamento.
Notturno, ad un mese dall’anteprima veneziana, è in questi giorni in programmazione al London Film Festival, ed è atteso al Chicago Film Festival, al San Paolo Film Festival, alla Viennale, a Busan, al Tokyo Film Festival e all’IDFA di Amsterdam dove Gianfranco Rosi sarà ospite d’onore quest’anno con una personale a lui dedicata.
Il film di Natale con protagonista femminile Isabella Ferrari, e i due ruoli esilaranti di Paolo Calabresi e Marco Marzocca: una storia diretta da Eros Puglielli, che ha tenuto come riferimento anche la Commedia all’italiana; dal 23 dicembre al cinema con Medusa
30 anni dopo, era infatti il 1994 quando usciva la storia di Forrest e Jenny, Robert Zemeckis riunisce la coppia di attori, scegliendo un’unità di luogo, un’architettura fisica ed emotiva, quale specchio dell’esistenza; sorprendente il de-aging dei protagonisti
Il film diretto da Barry Jenkins racconta la storia di come il cucciolo di leone, non di sangue reale e poi orfano, sia diventato Mufasa: Il Re Leone. Per il doppiaggio, anche Elodie. Prodotto con tecniche live-action e immagini fotorealistiche generate al computer, il titolo esce al cinema dal 19 dicembre
Dove osano le cicogne, regia di Fausto Brizzi, nasce da un soggetto del comico: nel nome della tradizione della Commedia all’italiana, lo spunto è quello della maternità surrogata, per raccontare un più ampio concetto di “famiglia” possibile; in sala dal 1 gennaio 2025