Nord & Sud, divisi (e uniti) dal boss

Nuova commedia per Luca Miniero, "Un boss in salotto" con Paola Cortellesi, Luca Argentero e Rocco Papaleo, esce il 1° gennaio con la Warner in 450 copie


Non è uscito a Natale perché, spiega Nicola Maccanico, direttore generale di Warner Bros Italia, Capodanno è una data “forte quanto quella natalizia, ma con meno congestione di film”. Parliamo della commedia Un boss in salotto di Luca Miniero, dal 1° gennaio in 450 sale italiane. Una “cinepastiera” – la definisce il regista con una battuta – che ha per protagonista la triade di attori Paola Cortellesi, Luca Argentero e Rocco Papaleo. I primi due nei panni dei genitori di una “smoking free family perbene” del Nord, con il pallino del successo e la malcelata ansia di scalata sociale e professionale. Il terzo interpreta invece, con eccezionale carisma, il “boss in salotto” del titolo, ovvero il fratello di lei accusato di essere un capoclan camorrista e destinato ad attendere il processo agli arresti domiciliari in casa loro. Più che una commedia degli equivoci trattasi di un film familiare, spiega Miniero: “Volevamo raccontare che la salvezza è nel privato, in una famiglia che si ritrova contro tutta la società, una società che non la valuta tanto per quello che effettivamente è, quanto per la parentela con il temuto boss. Mi piaceva raccontare una storia di ascesa e caduta non per merito, che mi sembra una cosa molto italiana”.

Tornano i riferimenti comici sulle divergenze Nord/Sud cari al regista di Benvenuto al Sud e sequel, con una differenza: “Stavolta i difetti del Sud vengono estesi anche al Nord nell’atteggiamento comune degli italiani a favorire l’ascesa di un boss. Nel film vediamo settentrionali accondiscendenti e meridionali che perdono la propria identità. Per me resta un film sulle origini”. In conferenza stampa viene fatto anche il nome di Ben Stiller e di una certa comicità statunitense riguardo alle scene slapstick che coinvolgono un gatto barbaramente trucidato (e congelato): “Siamo programmati per intrattenere – commenta Papaleo – Magari il tono dei miei film è diverso, ma da attore non disdegno una comicità più elementare: di questo film ho apprezzato anche i momenti comici più semplici, tipo la scena del gatto. Del resto se penso a film come Tutti pazzi per Mary ricordo come più esilarante proprio l’episodietto del cane”. Chiude Miniero ribadendo le intenzioni di regia: “Cercavo la risata popolare ed è vero che nel film ci sono soluzioni comiche molto commerciali, la nostra intenzione era proprio divertire il pubblico con un cast che facesse la differenza, capace di intrattenere anche spettatori non per forza ‘natalizi'”.

Il film, che ha ricevuto il sostegno della BLS – Film Fund & Commission dell’Alto Adige ed è stato girato in Alto Adige la scorsa primavera per 29 giorni, in particolare tra le città di Bolzano, Merano, Appiano, Bressanone e San Candido, è prodotto da Cattleya in collaborazione con Warner Bros Entertainment Italia.

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27 Dicembre 2013

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