“Stiamo combattendo la prima guerra globale degli anni Duemila, dove invece delle bombe e dei morti ci sono il denaro e la speculazione. Dove cè la nazione più debole che finisce sul lastrico, come nel dopoguerra, e dove seguiamo i listini di borsa allo stesso modo in cui io, quando ero giovane, seguivo i comunicati di guerra”. Andrea Camilleri è, con lo scrittore greco Petros Markaris, il premio Chandler 2011 del Noir in Festival di Courmayeur, in un’edizione che si interroga sul concetto di fine, di capolinea, di apocalisse.
Quella evocata dalla fatidica scadenza del 2012 e quella che ci viene fatta annusare dalla crisi economica e sociale del mondo occidentale in questo nuovo millennio. E che il papà di Montalbano riassume paragonandola alla guerra, nel ricevere il riconoscimento del festival dalle mani del suo collega Giancarlo De Cataldo, mentre snocciola esilaranti aneddoti della sua vita in mezzo ai libri e agli scrittori.
Tra gli eventi di questa 21/a edizione “da finimondo” spiccano dunque i due momenti di riflessione dal titolo Vedo nero. Nel primo, Un’apocalisse ci salverà?, l’economista Giulio Sapelli, il critico Gianni Canova, gli scrittori Tullio Avoledo, Davide Dileo, Antonio Scurati e Tommaso Pincio ed esperti come Valerio Calzolaio e Federico Tavola discuteranno sui volti di questo baratro che si avvicina e di possibili soluzioni per risorgerne, mentre il secondo, grazie a Cinecittà Luce, metterà in campo il cinema più vitale dell’Italia di oggi con La risposta del cinema italiano. Per sottolineare come il nostro paese stia riscoprendo l’impegno e l’analisi della realtà sul grande schermo e, contemporaneamente, ricevendo una grande attenzione, anche internazionale.
Ma il Noir in Festival è anche e soprattutto (grande) cinema e (grandi) libri. Quest’anno il festival diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Manuela Cascia porta sulle nevi del Monte Bianco il maestro Stephen Frears, a cui dedica un omaggio proponendo due delle sue opere meno conosciute (Gumshoe e Fail Safe) e ospitandolo per un incontro pubblico il 10 dicembre. Tra i 13 titoli della selezione ufficiale non ci sono italiani, ma grandi film internazionali come Margin Call di J. C. Chador (presentato alla scorsa Berlinale), Martha Marcy May Marlene di Sean Durkin, thriller psicologico vincitore del premio per la regia al Sundance, la black comedy Bernie di Richard Linklater, con Jack Black e Shirley MacLaine, il noir “quotidiano” francese sulla crisi De Bon Matin con Jean-Pierre Daroussin, il viaggio nel futuro con Justin Timberlake di In Time di Andrew Niccol, il volto segreto della violenza in We Need to Talk about Kevin di Lynne Ramsay (in concorso a Cannes) e la prima mondiale dello spagnolo Paranormal Experience 3D, horror classico dell’esordiente Sergi Vizcaino.
Di italiano cè però un assaggio, in anteprima, dell’atteso Dracula in 3D firmato da Dario Argento, che sarà a Courmayeur per commentare con il pubblico le prime immagini del suo film interpretato da Asia Argento e Rutger Hauer. Ma anche il Doc Noir di Giovanni Donfrancesco Le vere false teste di Modigliani e i finalisti del premio letterario Scerbanenco.
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La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
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