NOIR 2001

E’ il giallo all’iraniana la maggiore sorpresa del Noir 2001, a Courmayeur dal 6 al 12 dicembre. La manifestazione guidata da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Manuela Cascia, ha scoperto, anche grazie ad Abbas Kiarostami, l’anno scorso in giuria, un cinema di genere persiano che vedremo in otto titoli pre e post scià quanto mai attuali anche se pensati ben prima dell’11 settembre. Tra questi Boicottaggio di Makhmalbaf dell’86, sconfessato dall’autore, e Un giorno in più (1999) di Payami (ora abbastanza noto al pubblico grazie a Il voto è segreto).
S’intitola al “Coraggio di capire”, questa edizione in tempi di guerra illustrata dalla bella e inquietante locandina di Chiara Rapaccini e impreziosita dalla novità del Palanoir, finalmente una casa per il festival a Courma.
In selezione ufficiale, anche cose eccentriche: il franco-algerino L’autre monde di Merzak Allouache, La semana santa dello spagnolo Pepe Danquart con Mira Sorvino e Alida Valli, il tedesco Das Experiment, Ichi the Killer del trendissimo Takashi Miike, l’atteso Spy Game, da Hollywood, con Robert Redford e Brad Pitt. Per l’Italia, Quello che cerchi di Marco Puccioni (leggi la nostra intervista) e Malabana di Guido Giansoldati, girato a Cuba.
Tra gli sponsor, Studio Universal, che porterà in Val d’Aosta il duo di detective e cabarettisti Gin & Fizz, e il sito 35mm.
Sul versante letterario, altrettanto forte nel dna del festival, va segnalato un Raymond Chandler Award di lusso alla “spia” John le Carré, autore di molti romanzi da cinema, tra cui il recentissimo Il sarto di Panama oltre al mitico La spia che venne dal freddo. Per lo scrittore di crime Eddie Bunker c’è invece una piccola selezione di film che consentirà ai fans di Tarantino di rivedere l’ormai mitico Le iene.