Ninetto Davoli


“Dopo 42 anni riesco ad aver un premio ufficiale, lo accetto volentieri ma non ne tengo conto più di tanto. Sono stato già premiato da Pier Paolo quando mi scelse per Il Vangelo secondo Matteo“. Ninetto Davoli, al secolo Giovanni, quasi sessant’anni, ex ricciolone bruno del clan Pasolini, si è reinventato di sana pianta per Uno su due, il film di Eugenio Cappuccio con Fabio Volo. All’interpretazione di Ninetto, un camionista solo ma ancora combattivo, inchiodato al letto da un tumore ma ancora pieno di vita e di voglia di scherzare o di annusare l’aroma di un caffè che i medici gli hanno proibito, innamorato della figlia ormai grande che non vede più da anni, è andato il Premio LARA, assegnato dagli agenti degli artisti “per la verità che ha saputo infondere al personaggio di Giovanni”. Eugenio Cappuccio dice che l’ha scelto perché si portava dentro il ricordo di Uccellacci e uccellini. “Lo vidi nell’83, quando venni a Roma per frequentare il Centro Sperimentale, e da allora ho aspettato un’occasione di lavorarci insieme. È esplosivo, istrionico, ma ha una vena di profondità e malinconia. Pur nella maturità porta qualcosa di vicino al personaggio di Fabio Volo”. Proprio in coppia con Totò Ninetto sfiorò un premio che arriva ora: forse persino prevedibile per chi ha visto il film, che uscirà nei primi mesi del 2007.

Cosa pensa di questa Festa di Roma?
Era una cosa che a Roma mancava, una bella festa che arriva anche a Tor Bella Monaca. Venezia, certo, è eccezionale, ma sono due cose diverse. Lì se non sbarchi col motoscafo non sei nessuno, questa qui è una cosa aperta a tutti. Pier Paolo ne sarebbe stato strafelice.

La Roma di Pier Paolo esiste ancora?
Macchè. Non è rimasto niente. Le borgate ora sono casermoni. La gente è cambiata, si è lasciata prendere dal consumismo. Stanno nel vortice e si accontentano di quello che gli dà la vita.

Dove lo metterà il premio?
Il caminetto non ce l’ho. Abito in periferia, a Cinecittà Sud.

La gente la riconosce per strada?
Sì, più ora di prima. Il romano classico ti dà una pacca sulla spalla come se ti conoscesse da sempre: “Bella, Ninè!”

Cosa pensa di Fabio Volo?
È un attore eccezionale e una persona adorabile. Mi fa pensare a me quando avevo 30 anni.

Hanno detto che siete una nuova coppia comica. Lavorerete ancora insieme?
Perché no? Può darsi.

Bernardo Bertolucci racconta che quando vide per la prima volta Pier Paolo, lui era un ragazzino di 14 anni, pensò che fosse un ladro.
Bertolucci racconta sempre la stessa storia. Lasciamo perdere.

Come descriverebbe il personaggio di Giovanni?
È uno che cerca di dare affetto anche in una situazione poco carina. Spero che faccia riflettere qualcuno di quelli che stanno sempre a mille.

Che cosa avrebbe fatto, se non avesse incontrato Pasolini?
Il falegname e il restauratore. Mi piace lucidare i tavoli e rimettere a posto i mobili.

Che farà adesso?
Faccio Candido di Voltaire con Dacia Maraini, a teatro.

Si sente ancora Candido?
Che non li vede i capelli bianchi?

autore
21 Ottobre 2006

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