Nerve, social game da incubo

Arriva in sala dal 15 giugno distribuito da 01 Nerve nella trasposizione firmata da Henry Joost e Ariel Schulman. Protagonisti del techno-thriller Emma Roberts e Dave Franco


Il social game partito dalla Russia, Blue Whale, che spingerebbe gli adolescenti al suicidio, tra sospetti di fake news e minaccia reale, con tanto di elenco di consigli della Polizia Postale per evitare il pericolo, è solo l’ultimo esempio di sfide folli, violente, autolesionistiche o anche mortali tra teenager che si diffondono online. Fenomeni che hanno ispirato il bestseller young adult del 2012 Nerve di Jeanne Ryan (edito in Italia da Newton Compton), dove i protagonisti si immergono in un pericolosissimo gioco via web, con migliaia di ‘spettatori’ e giocatori portati fino a rischi letali. Ora Nerve arriva anche in sala dal 15 giugno distribuito da 01, nella trasposizione firmata da Henry Joost e Ariel Schulman. Protagonisti del techno-thriller (che nel mondo ha incassato quasi 90 milioni di dollari, a fronte di un budget di 20 milioni) sono Emma Roberts (nipote di Julia) e Dave Franco (fratello minore di James), insieme fra gli altri a Juliette Lewis e Emily Meade.

Henry Joost e Ariel Schulman, che si sono messi in luce per la prima volta con il documentario Catfish (poi diventato anche un programma tv su Mtv) sulle false identità online, dimostrano la loro conoscenza del web, citandolo continuamente a un ritmo adrenalinico, che richiama quello dei video ripresi in soggettiva su youtube. Si concedono anche qualche cameo a tema, come le webstar Josh ‘The Fat Jew’ Ostrovsky, e Arielle Vandenberg, lo youtuber Casey Neistat e l’artista di internet Chloe Wise. Al di là dell’ambientazione, la trama percorre binari elementari e abbastanza prevedibili. Ne è protagonista Venus, detta Vee (Roberts), teenager all’ultimo anno di liceo, talentuosa ma timida, che viene coinvolta dall’amica Sydney (Meade), nei meccanismi di Nerve, un popolarissimo gioco via social, del quale si può essere anonimi watchers (spettatori, che pagano 20 dollari al giorno per ‘guardare’) o players, concorrenti, accettando, in partite della durata di 24 ore, sfide sempre più rischiose con premi in denaro. Proprio giocando Vee conosce Ian (Franco) uno dei player più popolari. I due si ritrovano ad affrontare insieme le varie prove, costruite sfruttando paure e punti deboli dei giocatori, che gli ideatori di Nerve passano al microscopio attraverso i loro profili online. Si parte da ‘imprese’ più goliardiche, come baciare uno sconosciuto o scappare in mutande da un grande magazzino di lusso, a quelle mortali, come resistere nel vuoto appesi a una sbarra, camminare su una scala posta tra le finestre in cima a due palazzi o stendersi sui binari e farsi passare sopra un treno. Vee si ribella, ma liberarsi di Nerve non sarà facile.

Il film non ha velleità sociologiche e allenta gli elementi più dark della trama, con un po’ di romanticismo e humour: ”Internet in realtà è uno strumento neutrale – dice Schulman -.Tutto dipende da come si usa. Può essere un mezzo che offre grande ispirazione, che ti fa conoscere tantissime persone che altrimenti non incontreresti. Può addirittura spingerti a essere una persona migliore, Oppure, può tirare fuori il tuo lato più oscuro. Alla fine, tutto dipende da come si utilizza”.

Cr. P.
06 Giugno 2017

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