“Napoleone”: Depardieu risponde a Bossi

La prima puntata di Napoleone, la megafiction europea in 4 puntate in onda su RaiUno, ha provocato le proteste del leghista Umberto Bossi: “Non ho ben capito perché la televisione italiana presenta Napoleone in modo oleografico, come un gran conquistatore. Ci fu invece una parte dittatoriale di Napoleone, che cancellò i principi democratici e distrusse i popoli del Nord Italia”.
Pronta la replica di Gerard Depardieu che ha coprodotto il film-tv e nel kolossal interpreta Fouchè, ministro di polizia e consigliere di Napoleone, oggi a Roma per promuovere il film Asterix e Obelix-missione Cleopatra: “E’ necessario e importante per una televisione pubblica raccontare i grandi personaggi della storia e Napoleone fa parte della cultura europea. Se Bossi ritiene che Bonaparte sia un dittatore allora deve porsi molte domande”.
E secondo l’attore francese non dovrebbe essere il leader del Carroccio “a giudicare se Napoleone era o non era un mostro, la risposta deve darla il pubblico. Ma compito delle tv pubbliche è mostrare la cultura del proprio e di altri paesi. Anche gli americani – conclude Depardieu – hanno presentato un film su Napoleone. Forse a Bossi potrà piacere di più quello, ma è un idiota totale”.
Nonostante il numero degli spettatori sia stato pressoché uguale, la prima puntata del film-tv Napoleone in onda su RaiUno ha avuto uno share più basso, rispetto a Distretto di polizia 3 (Canale 5). 7 milioni 364 mila spettatori (26.94% di share) per Napoleone, mentre il secondo episodio della fiction interpretata da Claudia Pandolfi è stato seguito da 7 milioni 312 mila (32.84%).