Amelia Marconcini, morta oggi a Roma, era inconfondibile per la sua parlata toscana, la sua verve e il suo impegno politico, sempre pronta a discutere e commentare i fatti dell’attualità, oltre che del cinema. Ci piace ricordarla così, come l’abbiamo conosciuta e spesso incontrata. Nata a Firenze nel 1942, Amelia ha attraversato come ufficio stampa la storia del cinema italiano, lavorando con alcuni dei più importanti autori degli ultimi quarant’anni dai fratelli Paolo e Vittorio Taviani a Francesco Maselli, da Marco Bellocchio (Gli occhi, la bocca; La condanna) a Luigi Comencini (Cuore; La Storia), da Gianni Amelio (Colpire al cuore) a Paolo Benvenuti (Tiburzi) a Franco Brogi Taviani (Forse Dio è malato). Si era occupata dell’ufficio stampa anche per l’uscita italiana di film firmati da registi come Pedro Almodovar, Bigas Luna e Luc Besson. Per la tv ha curato la promozione di importanti fiction trasmesse dalla Rai, tra cui La Piovra 3 e 4, Resurrezione, Luisa Sanfelice, Paolo Borsellino – I 57 giorni.
La redazione di Cinecittà News, addolorata per la sua scomparsa, si unisce al dolore della figlia Viola Taviani. Una commemorazione si terrà sabato 22 febbraio alle ore 12 presso la Cappella del Cimitero Acattolico di Roma, in via Caio Cestio 6.
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