Nanni Moretti a “Movie Mag”, il magazine di Rai Movie in onda oggi alle 22.50, ha parlato del suo prossimo lungometraggio, che per la prima volta nella sua carriera è la trasposizione di un romanzo, “Tre piani” dell’israeliano Eshkol Nevo: “Quando avevo 20 anni mi sarebbe piaciuto fare un film, ma sarebbe stato piuttosto costoso, da La cospirazione di Paul Nizan. Dopo Mia madre ho lavorato a due soggetti con Federica Pontremoli e Valia Santella, a un certo punto Federica mi ha fatto leggere ‘Tre piani’, l’ho subito amato, e ho avuto voglia di farne un film. Iniziamo a girare a fine febbraio”.
Dal 6 dicembre arriva in sala il suo documentario politico Santiago, Italia, distribuito da Academy Two, che Moretti presenterà al Nuovo Sacher di Roma il 6 dicembre alle 21.00 e alle 22.40. E Moretti nell’intervista a Rai Movie torna sull’esperienza dei girotondi: “Fin dall’inizio avevo detto che era una parentesi, fatta non per dovere, ma per piacere. Nel 2002 la situazione era eccezionale in Italia, ho sentito forte la voglia impegnarmi e mettere da parte il mio lavoro per qualche tempo. Oggi la destra italiana – continua il regista – fa il suo mestiere di destra, in alcune misure anche di estrema destra, il problema è che la sinistra italiana dovrebbe fare il suo mestiere. Non è solo quanto sono poco progressisti, quanto sono poco di sinistra, ma anche quanto sono poco capaci”.
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