All’SXSW di Austin, di solito, non si assiste a delle standing ovation ma, alla fine della proiezione dell’anteprima del nuovo film Monkey Man diretto da Dev Patel (The millionare, Lion), il Paramount Theatre è esploso di entusiasmo. Come riporta Deadline, Jordan Peele, produttore del film, presente alla convention per presentare la proiezione della prima fatica da regista di Patel ha dichiarato: “Questo è un film che semplicemente esige di essere visto in un cinema con un enorme pubblico di fan”. “Non ho mai visto qualcuno riversare cuore, anima, corpo, mente ed energia in un film, in una storia, come ha fatto questo uomo”, ha continuato Peele parlando a Patel.
Durante lo showcase festival conosciuto a livello internazionale, che quest’anno si tiene dall’11 al 16 marzo, l’attore, sceneggiatore, produttore e, questa volta anche regista, presentando la sua opera prima ha ricevuto un caloroso e, a quanto pare, meritatissimo applauso per la sua interpretazione in Monkey Man. Patel in questo suo primo progetto veste i panni di Kid, un giovane in cerca vendetta per la morte della madre causata da un poliziotto corrotto. Il film ambientato in India si ispira alla leggenda della divinità induista Hanuman, un’icona che incarna forza e coraggio. “Quello che vedrete è un ragazzo che non ha una battuta pronta per ogni scenario, non è il tipo più grosso della stanza e non sembra che vincerà. Perché è un underdog. Ed è quello che ho sempre sentito di essere per tutta la mia fottuta vita”, ha detto il regista.
Patel, parlando del suo nuovo film ha dichiarato di essere stato ispirato dall’ amore che ha sempre provato per i film di Bruce Lee, i film coreani, i titoli di Bollywood e le storie che gli raccontava suo nonno quando era bambino. “Sono sceso di nascosto quando ero piccolo e ho guardato Bruce Lee sullo schermo attraverso il corrimano in Enter the Dragon. Non avevo mai visto nessuno che assomigliasse vagamente a me e questo ragazzo aveva lo stesso pigmento della mia pelle, e da quel giorno in poi mi sono innamorato dei film d’azione”, ha raccontato Patel. “Penso che il genere d’azione sia stato a volte abusato dal sistema” (…) “volevo dare al film una vera anima, un vero trauma, un vero dolore e voi meritate questo. E volevo infondere un po’ di cultura.”
Monkey man è il frutto di un duro percorso di realizzazione in quanto è stato girato con ogni tipo di avversità durante la pandemia; tra cui la perdita del suo elettricista a causa di un attacco di cuore, il piede di Patel rotto due settimane prima dell’inizio delle riprese e, durante la fase di produzione, anche la rottura della mano. Patel, raccontando delle sventure sul set ammesso: “La gente pensava che fossi impazzito. Sono stato lontano per un po’. Leggevo tutte queste cose su internet, ‘Dove sono finiti?’ ‘Cosa gli è successo?'”. L’attore ha poi continuato dicendo: “Ho messo tutto in questo film, l’ho girato nel più grande slum dell’India, è arrivata la pandemia, e il film è andato giù. Tutto ciò che poteva andare storto è andato storto. E poi Jordan è arrivato alla fine, l’ha raccolto da terra, ha spazzato via la polvere e l’ha messo sul caminetto.”
In programma una Masterclass di Enzo d’Alò e la proiezione del restauro di Vito e gli altri di Antonio Capuano, realizzato da Cinecittà
Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis
L'edizione 2024 del festival si svolgerà dal 22 novembre all'1 dicembre