Martedì 9 luglio ‘La Milanesiana’, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, dedica una giornata al talento e alla carriera dell’icona del cinema italiano Laura Morante, dopo i primi due eventi cinefili che hanno omaggiato il regista tedesco Edgar Reitz, a 40 anni dall’uscita di “Heimat – eine deutsche chronik”, e il regista e autore televisivo Enrico Ghezzi.
Ci saranno due appuntamenti: uno con inizio alle ore 15.30 e l’altro alle ore 21.00, entrambi all’Anteo Palazzo del Cinema di Milano.
Alle ore 15.30 l’omaggio inizierà con l’introduzione di Giulio Sangiorgio, che ci guiderà alla scoperta di due opere fondamentali della carriera di Laura Morante, che verranno proiettate integralmente:Oggetti smarriti e Assolo.
Oggetti smarriti (95’, 1980). Diretto da Giuseppe Bertolucci, questo film segna una delle prime apparizioni significative di Laura Morante sul grande schermo. La trama segue la storia di una donna che, dopo aver perso il treno, si trova a vivere una serie di incontri e situazioni inaspettate che la porteranno a riflettere sulla sua vita e sulle sue scelte.
Assolov (97’, 2016). In questo film, diretto e interpretato da Laura Morante, seguiamo la vicenda di Flavia, una donna divorziata e insicura che, tra sedute dal terapista e incontri con amici e familiari, cerca di trovare un nuovo equilibrio nella sua vita sentimentale e personale. Un ritratto intimo e ironico delle difficoltà emotive e dei piccoli drammi quotidiani.
La serata comincerà alle ore 21.00 con L’arte della timidezza, un dialogo tra Laura Morante e Antonio Gnoli. Un’occasione unica per ascoltare le riflessioni della cineasta sulla timidezza, tema portante di questa Milanesiana, che ha influenzato tanto la sua vita quanto la sua arte.
A seguire, avrà luogo la consegna del Premio Rosa d’Oro de ‘La Milanesiana’ a Laura Morante, costituito da un’opera di Gerardo Sacco che celebra il suo contributo al mondo del cinema.
La giornata si concluderà con la proiezione di Ciliegine (85’, 2012). Diretto e interpretato da Laura Morante, il film racconta la storia di Amanda, una donna che, a causa di una serie di delusioni amorose, ha sviluppato una vera e propria fobia degli uomini. Una commedia romantica che esplora le fragilità e le contraddizioni dei rapporti umani. (gp)
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci