Maurizio Nichetti


M. NichettiNon gira un film da Ho-no-lu-lu baby (2000), Maurizio Nichetti, ma non per questo è depresso. In quella che chiama scherzando “la notte polare del cinema italiano”, invece di “aspettare le decisioni di qualche commissione ministeriale”, si dedica agli sport invernali. L’inventore di tante storie dalla comicità tenera e dalle atmosfere cartoon, sta infatti realizzando 52 piccolissimi film per le Olimpiadi di Torino 2006. Protagonisti le due mascotte dei giochi, Neve e Gliz, una palla di neve e un cubetto di ghiaccio, che l’animazione al computer restituisce in tante imprese sciistiche di un minuto l’una. Prodotti da Rai, Lanterna Magica e Toroc, i mini cartoni andranno in onda sui canali Rai durante le gare ma potranno anche diventare un vero film da proiettare tutto di seguito.

 

Qual è l’idea di base?

Raccontare ai bambini gli sport invernali, non solo quelli più celebri come la discesa o il bob, ma anche quelli più strani, ad esempio il curling. Io non li conoscevo e ho dovuto documentarmi.

 

Trento Film FestivalTutto dev’essere pronto per il 2006. Lavorate a ritmi sostenuti?

Sì, ma con una tecnica nuova. Al computer, via internet, tra Milano e Torino. Io spedisco gli story board, lo staff realizza le animazioni, me lo rimandano, correggo… In tre giorni facciamo un corto dall’inizio alla fine, quindi dovremmo essere pronti per settembre.

 

Sta pensando anche a un lungometraggio?

Credo che le esperienze di questi anni, un po’ fuori dal seminato, mi porteranno idee nuove. Sicuramente il prossimo film sarà una commedia, perché il mio genere è quello, ma non ho fretta di tirare le somme. Ladri di saponette l’ho aspettato sei anni, ma in quel periodo ho fatto televisione e pubblicità: è inutile piangersi addosso.

 

Tra l’altro è anche diventato direttore artistico del Festival di Trento.

L’anno scorso ero presidente della giuria. Ho conosciuto il festival e mi sono entusiasmato. Lì a Trento si vedono avventure inimmaginabili: ci sono uomini che attraversano l’Australia da soli con un cane e una videocamera, altri che arrivano al Polo Nord a piedi con 35 kg di cibo liofilizzato sulle spalle. Insomma, capisci che al mondo esiste gente che non guarda Affari tuoi e ha valori ben diversi. Eppure quella manifestazione, che esiste da 53 anni ed è un punto di riferimento all’estero, è poco conosciuta in Italia, è considerata una cosa per addetti ai lavori. Ecco perché ho accettato di sostenerla attivamente con la mia presenza.

 

Certo, un comico che parla di esplorazioni e imprese estreme…

E’ vero, è inconsueto. Eppure tra gli ospiti di quest’anno ci sarà anche l’ex Monty Python Michael Palin, che da oltre dieci anni ha iniziato una nuova carriera di viaggiatore e documentarista. Da Brian di Nazareth all’Himalaya.  

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16 Marzo 2005

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