È stato un piccolo fenomeno di culto negli ultimi anni, una mosca bianca nella produzione della Rai, che la porta orgogliosamente come vessillo di una trasformazione digitale e generazionale in atto. Si tratta di Mare Fuori, che torna dal 1 febbraio su RaiPlay e dal 15 febbraio su Rai 2 con la sua terza, attesissima stagione, che farà tornare il pubblico a seguire le vicende dei giovani detenuti dell’Istituto di Pena Minorile di Napoli. La conferenza stampa di presentazione, alla presenza di circa 30 membri del cast “polifonico”, si è concentrata poco sulle dinamiche narrative – per non anticipare nulla al pubblico – preferendo invece focalizzarsi su quelle produttive e distributive.
“Siamo arrivati dove siamo arrivati attraverso un accumulo di spettatori: siamo partiti in sordina, poi la serie è esplosa con la seconda stagione grazie a RaiPlay, che ha dato un boost. – rivela Roberto Sessa di Picomedia – La commistione di un pubblico adulto e giovanile ci dà la forza di stare dove siamo. La serie ha molto successo all’estero, siamo in circa 25 paesi e stiamo lavorando per futuri adattamenti”.
“Il 70% del pubblico che ha visto Mare Fuori su Rai Play ha meno di 35 anni e oltre il 50% ha meno di 25 anni. – aggiunge la direttrice di RaiPlay Elena Capparelli – Questo per noi ha voluto dire una completa sinergia, una visione nuova di una distribuzione che tiene conto della grammatica con la quale si fruiscono i prodotti a seconda dei device e dell’età. Mentre il pubblico di Rai 2 ha circa 52 anni, quello di RaiPlay nasce con modalità di consumo completamente diverse”. Un processo di avvicinamento a un target inedito che si avvale di tutti gli strumenti possibili: “Il primo febbraio sarà disponibile un altro contenuto originale – conclude Capparelli – sono 25 episodi da 7 minuti, un mockumentary con i protagonisti della prima e seconda stagione che raccontano le emozioni dei loro protagonisti. Una nuova forma di linguaggio a cui si associa una campagna social e di comunicazione che è estremamente contemporanea”.
Inevitabilmente, in questa terza stagione i protagonisti sono cresciuti – ognuno a suo modo – e devono far fronte alle difficoltà del mondo degli adulti. La scoperta dell’amore è uno degli elementi fondamentali di questo nuovo racconto, ma non l’unico che rende Mare Fuori un grande successo. Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Fiction ne individua addirittura tre: “L’aderenza alla realtà, nel linguaggio, nei sentimenti, nelle aspirazioni dei ragazzi. – dichiara – La polifonia: questo è un racconto polifonico che segue tante storie, che è una cosa difficilissima ma che riesce grazie alla scrittura e alla regia. Tante voci possono produrre un rumore di fondo, che qui non c’è. Mare Fuori è limpido. Il terzo motivo è un grande tema, quello della libertà. Tutti i ragazzi aspirano alla libertà, all’affrancamento dalla famiglia, alla rottura dei pregiudizi. Bisogna scappare dalle restrizioni”.
Ma c’è, infine, un ultimo grande elemento che permette a Mare Fuori di appassionare milioni di spettatori in Italia e nel mondo (6,7 milioni gli utenti solo su RaiPlay): il grande cast di giovani attori coadiuvato da nomi più blasonati, come quello di Carolina Crescentini. Di questo aspetto ne parla il regista Ivan Silvestrini, che dopo avere co-diretto la seconda stagione, si sobbarca interamente l’onere e l’onore di dirigere questi nuovi sei episodi: “Di emozione ce ne sarà tanta – racconta – piango sempre al montaggio quando rivedo la stessa scena per la ventesima volta. E devo tutto ciò a questo fantastico cast, che ha cominciato ancora prima che io entrassi nel progetto grazie a un incredibile lavoro di scouting. Erano un gruppo di ragazzi alla prima esperienza e ora sono delle star del panorama italiano. Ho ereditato questo lavoro insieme alla responsabilità di valorizzare ancora di più questi attori”.
“Potrei parlare di ciascuno di loro, – conclude Silvestrini – ma vorrei mettere in imbarazzo una ragazza in particolare: Maria Esposito. L’anno scorso abbiamo avuto la fortuna di scoprirla in poche scene memorabili, che hanno già creato un culto pagano intorno a lei in quel di Napoli. Quest’anno il suo ruolo è molto cresciuto. È arrivata sul set trasformata e vedrete davanti ai vostri occhi la nascita di una stella”.
Diretta da Vicente Amorim e Júlia Rezende, e scritta da un team guidato da Gustavo Bragança, la produzione rappresenta uno dei progetti più ambiziosi di Netflix Brasile. Le riprese si sono svolte in diverse location tra cui Brasile, Argentina, Uruguay e Regno Unito, cercando di catturare l'essenza di un'epoca e di un personaggio simbolo. Disponibile dal 29 novembre
Dal 27 Novembre su Sky arriva la serie diretta dai fratelli D'Innocenzo. Un noir lucidicissimo, in primis nella scrittura
Dal 21 Novembre, a tavola con lo Chef stellato Carlo Cracco gli attori Christian De Sica, Emanuela Fanelli e Rocco Papaleo, e non solo
Arriva su Netflix la prima stagione della serie young adult tratta dal romanzo di Alice Urciuolo. Fabri Fibra supervisiona la colonna sonora. Nel cast Barbara Chichiarelli, Ilenia Pastorelli, Noemi e Alessia Barela