Malèna incanta Londra

Sbarca a Londra l’ultimo film di Tornatore scaldando queste freddissime giornate di una primavera che si fa attendere. La bellezza della Bellucci conquista morbidamente i freddi animi londinesi tanto da essere comparata a “un cuscino di velluto su cui dormire un’intera notte”, Indipendent, 19 marzo 2001; mentre l’Evening Standard (uno dei giornali maggiormente letti la sera al ritorno dal lavoro) le dedica, con un’intervista, tutta una pagina dove l’attrice italiana racconta il lungo lavoro fatto con Tornatore per realizzare quel “body language” che tanto è piaciuto in questo paese dove nessun uomo si gira al passaggio di una bella donna. Ed è infatti la scena dell’attraversamento della piazza che più viene riportato nei trafiletti sul film. “Malena is not about beauty or envy, it is about the Walk”, ci dice il giornalista Neil Norman.
Di Giuseppe Sulfaro ha incantato invece la romantica innocenza con cui il giovane attore interpreta il rito di transito dall’infanzia all’adolescenza, anteponendosi teneramente alla bramosia degli adulti. Time Out, giornale essenziale per la quotidianità londinese, pur essendo scettico sull’eccessiva feticizzazzione del corpo della Bellucci, esprime un gran compiacimento sulla realizzazione cinematografica di Tornatore, che ritiene: “beautifully executed”. Dunque la “soavita’” delle curve e insieme la “mielosita’” dei palazzi di Castelcutò sono piaciuti agli inglesi che ritrovano in Malena la magia di Nuovo Cinema Paradiso, senza però portarne a casa la stessa impressione di profondità e durevolezza lasciata dall’opera prima di Tornatore.