Dopo la prima mondiale della settimana scorsa, la coproduzione italo-svedese Madame Luna diretto da Daniel Espinosa ha vinto il premio per la miglior cinematografia al Gothenburg Film Festival. Il film trae ispirazione da numerose storie vere di persone che, una volta attraversato il Mediterraneo, si trovano ad affrontare sfide nel cercare di continuare il loro viaggio verso una vita migliore in Europa.
“Con una fotografia autentica e vibrante che si adatta perfettamente alla storia, il direttore della fotografia cattura il viaggio della protagonista e ci avvicina intimamente alle sue tribolazioni, alle sue imperfezioni e infine al suo enorme cuore – recita la motivazione della giuria nel conferire il premio al direttore della fotografia Juan Sarmiento – Ci racconta una storia politica in modo molto poetico, senza compromessi. È audace e bello”.
Il film è stato scritto da Maurizio Braucci, noto per Gomorra, insieme al regista svedese Daniel Espinosa, che dopo una lunga parentesi hollywoodiana con film come Life e Morbius, torna alle sue origini dirigendo un film indipendente europeo. La protagonista Madame Luna è una donna eritrea che ha attraversato il Mediterraneo e che è al contempo vittima delle circostanze ma anche abile nel fare il possibile per sopravvivere, costi quel che costi. “È sempre molto difficile quando si inizia un film con un personaggio che ha così tanti difetti. Nel cinema vogliamo spesso raccontare storie di esseri umani buoni, che in qualche modo sono come una rappresentazione di tutto ciò che vorremmo essere. Credo invece che sia più interessante creare personaggi che rappresentino la parte più dura di noi stessi, vederli e forse formarci una nuova opinione su come dovremmo considerare la nostra mancanza di etica e di morale e su come guardarli”, ha spiegato Espinosa.
“La sfida più grande era quella di lavorare con Daniel Espinosa, un regista di fama internazionale proveniente da Hollywood, e capire come allineare le sue aspettative con le possibilità del film. Tuttavia, abbiamo trovato una persona estremamente disponibile”, ha dichiarato all’Ansa il co-produttore Massimiliano Navarra. “La grande sfida che ha accettato dirigendo questo film è stata capire che tornare a lavorare in un contesto produttivo europeo comportava un diverso approccio al filmmaking. Tuttavia, è stato il primo a metterci sempre a nostro agio riguardo alle nostre possibilità”, ha aggiunto il co-produttore Marco Alessi.
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