“Bisognerà correre per recuperare il tempo perduto, ma il fatto che si sia trovato un accordo è la notizia delle notizie per chi lavora nel mondo dell’audiovisivo”. Nicola Maccanico, AD di Cinecittà, commenta così a SkyTg24 la fine dello sciopero di Hollywood. “Per quanto riguarda Cinecittà, siamo stati fermi un po’ di mesi rispetto alle grandi produzioni internazionali, abbiamo continuato a lavorare con produzioni più piccole, che sono clienti importanti di Cinecittà, ma già nelle ultime ore abbiamo ripreso contatti e ci aspettiamo di ricevere presto le nuove grandi produzioni americane già dal nuovo anno – ha spiegato Maccanico – La fine dello sciopero ha un impatto non solo per Cinecittà ma per tutta l’industria audiovisiva italiana che negli ultimi 5 anni ha visto crescere in maniera esponenziale le produzioni internazionali che scelgono l’Italia o per studi o per location”.
“La notizia che è arrivata nelle ultime ore e che verrà confermata auspicabilmente da un voto formale dell’unione sindacale fa ripartire le macchine dell’audiovisivo – ha aggiunto Maccanico – L’accordo dimostra che su alcuni temi non banali, come quello dell’intelligenza artificiale, della difesa dei più deboli nell’ambito degli attori e degli sceneggiatori, della distribuzione di eventuali utili aggiuntivi con il mondo degli streamers, si è trovata una sintesi che è la rappresentazione di una soddisfazione reciproca. Sono stati affermati e condivisi principii che diventano un modello anche per gli altri paesi: il principio che l’intelligenza artificiale è un’opportunità ma non deve far scomparire in alcun modo il ruolo dell’intelligenza umana; e quello che, anche in un mondo diverso dove ci sono tante piattaforme che propongono contenuti al pubblico non facendo pagare il singolo contenuto ma con un abbonamento mensile, le performance devono implicare un ritorno per quelle persone che quei contenuti li hanno immaginati, scritti o interpretati”.
Il film di Sean Baker conquista tre premi, tra cui miglior interpretazione per la giovane protagonista Mikey Madison
Da Daniel Day-Lewis a Michael Caine, passando da Cameron Diaz e Bruce Willis: quando gli interpreti dicono addio alle scene
Bob Weinstein e David Glasser avrebbero truffato l'ex produttore e complottato per estrometterlo dalla sua società
Secondo i dati raccolti dalla Dott.ssa Lauzen, nel 2024 il 42% dei 100 film di maggior incasso hanno avuto protagoniste femminili, un altro 42% protagonisti maschili