“Io ci tenevo veramente a essere qui oggi perché ritengo che il TFF abbia una sua peculiarità: è amato dalla città, ma con un respiro internazionale, e non è una cosa scontata. – così il sottosegretario alla cultura Lucia Borgonzoni, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione del 41° Torino Film Festival – Torino aspetta il festival perché è un evento di comunità: importante anche per avvicinare i giovani al cinema; e poi TFF riesce a unire i vari piani, i film indie e quelli più pop, capaci di avvicinare ancora più persone; riesce a unire un tutto e anche per questo cresce sempre di più”.
Rivolgendosi poi ai giornalisti e agli addetti ai lavori presenti in sala, Borgonzoni ha concluso: “sono arrivate tutte le firme: apriremo la finestra del tax credit con le regole passate, finalmente riusciremo ad aprirla”.
Dopo il fortunato esordio con Tutte le mie notti, Manfredi Lucibello porta in concorso al 41° TFF, Non riattaccare, thriller storia d’amore ambientato durante la pandemia con Barbara Ronchi nel ruolo di Irene, una donna in corsa contro il tempo per salvare il suo ex, Pietro (Claudio Santamaria) da un possibile atto disperato.
Tante le proiezioni sold out al festival diretto per il secondo anno da Steve Della Casa, occupazione media delle sale del 53,62%
Il discorso di commiato del direttore artistico del Torino Film Festival alla fine di un biennio che lo ha visto imporsi come una manifestazione “dialogante” e “strabica”, capace cioè di guardare insieme al passato e al futuro
Il film Philip Sotnychenko vince il Concorso lungometraggi internazionali, Notre Corps di Claire Simons è il Miglior documentario internazionale e Giganti Rosse di Riccardo Giacconi il Miglior doc italiano