Los Angeles. Ennio Morricone, candidato all’Oscar per la musica di Malena e Pietro Scalia, candidato per il montaggio de Il Gladiatore, hanno ricevuto ieri il premio (una scultura in argento e smalto con le tre sedioline tricolore della sigla) che ItaliaCinema assegna ogni anno ai “nominati” italiani per gli Academy Awards. Un riconoscimento – consegnato dal console d’Italia, Massimo Roscigno – alle tante professionalità e alla creatività di tutti gli artisti che contribuiscono alla fortuna di un film e che hanno reso famosa la cinematografia italiana.
La premiazione è avvenuta nel corso di una cerimonia all’Istituto italiano di cultura che, in collaborazione con ItaliaCinema e l’Istituto per il commercio estero – e il decisivo sostegno di Assicom, che ha sponsorizzato gli eventi – ha anche edito un volume, curato da Silvia Bizio, sugli italiani agli Oscar nella lunga storia dell’Academy Awards. Il libro – la prima raccolta del genere – è stato presentato ieri al folto pubblico che affollava la sala Rossellini dell’Istituto dalla stessa curatrice che si è detta lei stessa meravigliata nello scoprire, nel corso della ricerca, quanti siano stati, dal 1946 ad oggi, i candidati e premiati italiani.
Alla presentazione del volume Italian Cinema at the Academy Awards è seguita la proiezione di un delizioso cortometraggio realizzato da Piero Chiambretti che ha utilizzato materiali di archivio dei cinegiornali dell’Istituto Luce: non solo le immagini dei nostri più famosi premiati che ricevono la statuetta, ma un divertente montaggio delle scene de Il Gladiatore, Ben Hur e Scipione l’Africano (con Mussolini sul set), tutti girati negli studios di Cinecittà. Alla fine, Ennio Morricone si è messo al piano e ha suonato una delle sue musiche, cantata da un’ospite d’eccezione: Filippa Giordano.
Più tardi, nella stracolma Sunset Room, la grande festa del cinema italiano durante la quale gli Zoè hanno suonato la “pizzica”, l’antica musica popolare salentina (con cui un tempo si curava il morso della tarantola) riproposta nei due film di Edoardo Winspeare, Pizzicata e il recente Sangue vivo, pluripremiato e unico film italiano invitato al sofisticato festival americano, il Sundance. Dopo gli Zoè concerto di Filippa Giordano, la “Bocelli al femminile”, come è stata definita, ultima scoperta di Caterina Caselli, anche lei presente alla festa.
E’ qui, al Sunset Room, che è stato consegnato un riconoscimento di Cinecittà a Dino de Laurentiis che domenica riceverà dall’Academy l’ambitissimo premio Thalberg riservato ai grandi produttori. A consegnarlo, a nome degli studios, Carol André, membro del Consiglio d’amministrazione della società e il presidente della holding, Felice Laudadio. Commosso, Dino de Laurentiis, alla cui intelligenza e al cui coraggio di produttore innovativo si deve gran parte degli storici capolavori del cinema italiano del dopoguerra, ha detto che sebbene egli si sia da tempo trasferito a Los Angeles considera gli studios di Cinecittà i migliori del mondo. E infatti è lì che torna a lavorare.
L'artista Luca Musk e Franco Bellomo presentano il progetto espositivo dedicato al Maestro del Brivido. Una collezione di illustrazioni d'atmosfera che fanno rivivere i set di Argento e la loro magia
Il documentario d'esordio di Alessandra Stefani ci porta in un viaggio lungo i quattro continenti alla scoperta delle prospettive che ci offrono i più importanti architetti contemporanei per un mondo più sostenibile. In sala con Adler dal 27 al 29 settembre
La redazione va in vacanza per qualche giorno. Riprenderemo ad aggiornare a partire dal 2 gennaio. Auguriamo un felice 2018 a tutti i nostri lettori.
E' ancora Cattivissimo 3 a guidare il box office per il terzo weekend, con 2.471.040 euro. Al 2° posto, con 1 mln 919mila euro, sfiorando i 6 mln totali, il kolossal di Christopher Nolan Dunkirk