“Il personaggio di Lolita pensa che nella sua vita sia centrale il lavoro e ci si identifica. Al pubblico piace il mondo in cui si muove, come si sente libera di vivere la sfera sentimentale a modo suo. Ha messo l’amore accanto a sé, non al centro. A volte ha le sue cadute, le sue impennate e le sue fragilità, stavolta ha anche un nuovo interesse sentimentale”. Luisa Ranieri, 50 anni compiuti da poco, è di nuovo protagonista della serie Rai Le indagini di Lolita Lobosco, sul personaggio creato da Gabriella Genisi.
Sensuale, ironica, solare, tacco 12 d’ordinanza, ma anche sportiva e volitiva, la vicequestore è la regina degli ascolti della fiction italiana, come sottolinea con orgoglio la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati. Iconica investigatrice, non solo per i suoi outfit, ma anche per come si mette al volante della sua bianchina a tutta velocità – ed è capace anche di buttarsi con il paracadute provocando le preoccupazioni di mamma Lunetta Savino – torna in prima serata su Raiuno dal 4 marzo con la nuova stagione, la terza, diretta da Renato De Maria che prende il posto di Luca Miniero. “La serie – spiega Ammirati – è al primo posto nella top 20 della serialità italiana, peraltro tutta targata Rai. Non è solo leader in tv con punte di sei milioni di spettatori ma anche su Raiplay con milioni di visualizzazioni”.
Confermati tutti i personaggi e interpreti (da Giovanni Ludeno a Jacopo Cullin, da Giulia Fiume a Bianca Nappi, che fanno della fiction un mix di giallo e dramedy, famiglia tradizionale e amori che vanno e vengono. C’è Maurizio Donadoni che corteggia garbatamente Lunetta Savino e c’è Daniele Pecci nei panni di Leon, un affascinante vedovo, padre di tre figlie e gallerista d’arte, che metterà in moto gli ormoni di Lolita. “Un personaggio molto limpido”, spiega l’attore.
“Lolita è determinata, coraggiosa, forte ma disfunzionale nei rapporti. Una donna indipendente, ironica, che non rinuncia alla sua femminilità, ma che ha le sue imperfezioni e questo la fa sentire vicino alle altre donne”, aggiunge l’attrice napoletana, che ha avuto questa serie in regalo dal marito Luca Zingaretti, anche produttore con Angelo Barbagallo per BiBi Film. “E’ stato proprio Luca, vorace lettore, a farmi leggere i romanzi di Gabriella Genisi. Ho trovato subito un personaggio nelle mie corde, non facile, un po’ rischioso da far vivere sullo schermo, ma poi lo ho amato molto. L’ho incontrata in un momento in cui avevo la giusta maturità attoriale, e penso che abbiamo trovato una chiave per far passare, attraverso di lei, un messaggio sul femminile moderno. Sono molto grata a questa serie che mi ha portato tanta fortuna nella mia carriera”.
E aggiunge: “Non si nasce per essere solo madri e mogli, Lolita è contraddittoria; esprime il desiderio di una donna di avere una relazione sentimentale, ma anche la paura di prendere una batosta, anche se questo non le impedisce di buttare sempre il cuore oltre l’ostacolo. La sfida di questo personaggio – prosegue l’attrice di Sorrentino e Ozpetek – è che è una donna ruvida ma anche accogliente, ferma nelle sue radici ma proiettata nel futuro, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo. Guarda gli uomini con diffidenza e le donne con solidarietà. Marietta, la sua migliore amica che fa la pm, è il punto di riferimento, è la persona più aperta che conosce”.
Per Lolita Lobosco, Luisa ha superato anche qualche resistenza a lavorare nella serialità televisiva: “In realtà ho scoperto che anche come attrice la serialità ti dà la possibilità di approfondire il personaggio e in più è una grande palestra e puoi imparare tanto, come le lunghe tournée teatrali di una volta”.
“Lolita Lobosco – racconta l’attrice che vedremo nel film su Modigliani diretto da Johnny Depp – mi somiglia per la passione per le scarpe ma anche per una certa malinconia che ogni tanto dimostra”.
Le indagini di Lolita Lobosco è prodotto da Angelo Barbagallo per Bibi Film Tv e da Luca Zingaretti per Zocotoco, in collaborazione con Rai Fiction e con il contributo di Regione Puglia e di Apulia Film Commission.
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