Nastassja Kinski sarà ospite d’onore alla 70.esima edizione del Locarno Festival, che si terrà dal 2 al 12 agosto. L’attrice tedesca per l’occasione presenterà Cat People di Paul Schrader, rielaborazione del capolavoro del regista francese Jacques Tourneur, a cui Locarno dedica quest’anno la sua Retrospettiva.
Nastassja Kinski è stata musa per registi come Wim Wenders, in Falso movimento (1975) e Paris, Texas (1982) o Roman Polanski in Tess (1979) e ha duettato con grandi attori come Marcello Mastroianni, Gérard Depardieu, Harvey Keitel, Robert Mitchum e Al Pacino.
Nella rielaborazione del capolavoro di Jacques Tourneur, Cat People (1982), con cui Paul Schrader porta a rilettura il film del 1942, l’attrice tedesca declina in modo straordinario il carattere mutante e ambiguo del personaggio interpretato da Simone Simon.
La Retrospettiva del Locarno Festival dedicata al regista francese Jacques Tourneur (1904 – 1977), sarà ospitata nello storico cinema locarnese, che per la 70esima edizione del Festival si presenterà con una nuova veste, completamente restaurato e ribattezzato GranRex.
Il regista cinese si porta a casa il prestigioso riconoscimento con il suo Mrs. Fang, documentario sulla morte di un’anziana malata di Alzheimer. Miglior attrice Isabelle Huppert. Premio speciale della giuria a As Boas Maneiras di Juliana Rojas e Marco Dutra, mentre il Pardo per la miglior regia è stato vinto da F.J. Ossang per 9 Doigts
È il primo lungometraggio di finzione di Germano Maccioni, Gli asteroidi, l'unico italiano in concorso a Locarno, prodotto da Articolture, Ocean Productions e RAI Cinema, sarà distribuito in sala dall’Istituto Luce Cinecittà
Nella sezione competitiva Cineasti del Presente c’è anche il film di Riccardo Palladino Il monte delle formiche. Un documentario filosofico sul senso della vita, raccontato attraverso il volo che ogni anno sciami di insetti compiono per accoppiarsi e poi morire
Anche quest'anno la retrospettiva del Festival di Locarno ha procurato ai cinefili scoperte ed emozioni. Roberto Turigliatto e Rinaldo Censi, i due curatori, hanno proposto uno dei nomi più amati dai cinefili, Jacques Tourneur, mobilitando attorno a lui i nomi più esclusivi della critica internazionale, da Jean Douchet a Pierre Rissient, da Charles Tesson a Chris Fujiwara