Lettere dal fronte (in bianco e nero)

Raffinato bianco e nero e inarrestabile voce fuori campo per Cartas da guerra del portoghese Ivo M. Ferreira , che risente della lezione di Terrence Malick


BERLINO – La guerra è veramente onnipresente in questa Berlinale, guerre di oggi e soprattutto guerre del passato come quella coloniale rievocata in Cartas da guerra di Ivo M. Ferreira, un autore non proprio originalissimo, molto in linea con le atmosfere e le suggestioni del più recente cinema portoghese, Miguel Gomes in testa, ma che risente anche della lezione di Terrence Malick e del suo film forse più celebrato, La sottile linea rossa. Siamo nel 1971 e il giovane medico Antònio Lobo Antunes viene separato dall’amatissima moglie incinta e inviato in Angola come ufficiale medico. Più che partecipare agli eventi è assorbito dal fitto carteggio che scambia con la sua adorata compagna, della cui lontananza soffre terribilmente e a cui si aggrappa come a una divinità lontana. E’ la scrittura a punteggiare le sue giornate, insieme alle partite a scacchi con un altro ufficiale e ai doveri d’ufficio, la cura dei feriti dilaniati dalle esplosioni: la sue parole sono quelle di Antunes raccolte nel libro D’este viver aqui neste papel descripto – Cartas da guerra un libro che la moglie del regista stava leggendo mentre era incinta del loro primo figlio. Il film si muove su due piani paralleli: da una parte l’inarrestabile voce off della donna che legge le missive molto poetiche e letterarie, dall’altra le immagini in un raffinato bianco e nero della permanenza in Angola, in cui l’orrore della violenza è come respinto sullo sfondo, mentre a prevalere è il senso di insensata attesa quasi beckettiana. Il flusso di coscienza è a volte interrotto dalle immagini della moglie che si muove in silenzio nel suo appartamento di Lisbona. 

Da rilevare che Cartas da guerra è stato prodotto anche grazie all’European Gap Financing Market di Venezia 2015, un mercato di coproduzione nel quale vengono presentati 15 progetti europei che si siano già assicurati almeno il 70% del loro finanziamento. 

14 Febbraio 2016

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