Leonardo Pieraccioni: “Proposta indecente in salsa toscana”


Un appello. Leonardo Pieraccioni, ispirandosi a Abel Ferrara, sta cercando un cane disposto a baciare in bocca Massimo Ceccherini ma non trova nessun animale disposto a tanto…

 

Simpatico e rilassato, il 42enne attore-regista convoca la stampa per annunciare il suo nuovo film, Una moglie bellissima, che sarà in sala a Natale 2007 con Medusa. Un Ciclone alla rovescia, perché il felice mènage di Mariano (Pieraccioni) e Miranda (Laura Torrisi, ex del GF), che hanno un banco di frutta e verdura nel mercatino di Anghiari, piccolo e sereno borgo toscano, viene stravolto quando in paese arriva il fotografo della rivista patinatissima “Beautiful Life” Gabriel Garko con la sua “proposta indecente”. “Quando si passa dal chinotto allo champagne sono poche a resistere: riusciranno i nostri eroi a salvare il loro matrimonio?”. Sul set da lunedì prossimo per nove settimane, tra Roma, la Toscana e le Seychelles, il film è scritto insieme al fido Giovanni Veronesi, prodotto da Levante e Medusa. Rocco Papaleo è Pomodoro, che di mestiere prova parrucche, Tony Sperandeo è un prete che ha perso la fede, Francesco Guccini un regista di paese con ambizioni strane che ha scritto un musical su Schumacher, l’immancabile Ceccherini è un venditore di pentole credente che riporterà il prete sulla retta via. Sono gli amici di sempre e si divertono a mettere in scena “Grease”, facendo l’imitazione di John Travolta.

Come reagiscono i due protagonisti alla proposta indecente?
Difficile dire di no a tutti quei soldi per loro che fanno le vacanze in campeggio e vorrebbero chiedere un mutuo per aprire un negozietto: la donna scricchiola, preferisce lo yacht alla roulotte, mentre Mariano crede totalmente nell’amore e resiste.

L. TorrisiCome ha scelto la protagonista, ancora una volta un volto inedito per il cinema.
In treno, tra Firenze e Roma. Da quando prendo il treno leggo tantissimo e così ho trovato la foto di Laura in un giornale per culturisti. Era perfetta, ma quando le ho fatto il provino ho scoperto che era iper-perfetta, perché nella vita le erano successe più o meno le stesse cose con l’ex fidanzato. Molti hanno dei pregiudizi verso il Grande Fratello, perché sembra un trampolino di lancio per gente zoppa, ma Laura è veramente prorompente. Speriamo di sposarci anche noi, come Brad Pitt e Angelina Jolie e di adottare Rocco Papaleo.

Non le piacerebbe per una volta fare un film completamente diverso?
L’ho già fatto, con Il mio West, e non è andata benissimo. Comunque anche se dovessi spiazzare farei sempre un film comico, magari solo un po’ più amaro. Io ho la sindrome del cabarettista, mi piace sentire la sala che esplode in una risata ogni 50 secondi, altrimenti avrei accettato le proposte che mi hanno fatto altri registi. La commedia, da sempre, è il genere che piace di più al pubblico: in Italia abbiamo una grande tradizione fatta di attori come Gassman, Sordi, Manfredi e Tognazzi e di registi come Risi e Monicelli. Noi siamo i loro cugini poveri, ma insomma facciamo ridere. Per me la cosa più importante è che i miei film piacciano alla mia mamma, e non tornare a fare il magazziniere.

Cosa pensa dell’abitudine di circondare i nuovi progetti di assoluta segretezza, come fanno molti suoi colleghi?
Per me è una bischerata. La gente è curiosa e la curiosità aiuta il film. Io non ho mai amato le strategie e si vede. E poi non sono un tipo riservato, se avete un segreto non venitelo a raccontare a me.

Torna a lavorare con Guccini dopo “Ti amo in tutte le lingue del mondo”.
Guccini per me è come Dante per Benigni. La mia passione nasce da lontano, da quando mia nonna mi regalò un disco mitico come “Via Paolo Fabbri 43”: già a 13 anni sono andato in pellegrinaggio a Bologna per vedere il suo nome sul citofono.

La provincia italiana finisce sempre più spesso sui giornali per casi di cronaca nera e mostruosità varie, non teme di darne un ritratto troppo roseo e poco realistico?
La provincia ha una sua geometria: il prete, la bella del paese, lo scemo del villaggio. Non è un luogo comune ma una realtà che io ho sempre raccontato e credo che questo sia uno dei motivi del mio successo. Per di più il sindaco di Anghiari, grazie al fatto che giriamo lì il film, ha preso il 74% dei voti.

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29 Maggio 2007

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