Laura Chiatti


Voleva fare la cantante, è passata per ruoli e ruolini televisivi (“Un posto al sole”, “Don Matteo”, “Compagni di scuola”), ha affiancato Silvio Muccino nello spot più trasmesso degli ultimi mesi e ora è una delle più accattivanti attrici emergenti del cinema “colto” italiano. Gli addetti ai lavori hanno già visto Laura Chiatti a Cannes in L’amico di famiglia, il terzo film di Paolo Sorrentino – che arriverà in sala il 10 novembre – in cui è l’oggetto del desiderio dell’usuraio Geremia (Giacomo Rizzo). Ora le luci della ribalta gliele offre Cinema. Festa Internazionale di Roma, che ha presentato in concorso A casa nostra, la pellicola con cui Francesca Comencini racconta le ombre dell’Italia di oggi. Qui la Chiatti veste i panni di una modella drogata e insicura, innamorata (forse) e mantenuta (sicuramente) da un ricco banchiere.

Laura, ci racconti il suo personaggio in A casa nostra.
E’ un ruolo forte e complesso, per cui ho scavato molto dentro me stessa. Nel film sono una ragazza di provincia catapultata in un mondo che non le appartiene. In quel contesto mi innamoro di un uomo potente e spregiudicato, ma mi devo accontentare delle briciole, quindi finisco per devastarmi totalmente.

Un personaggio molto legato all’attualità. Oggi il miraggio dei riflettori attrae tante belle ragazze, spesso disposte a tutto…
Sì, la Elodie di A casa nostra dà un esempio della mentalità del mestiere di modella. E va anche oltre, perché lei soffre del suo aspetto fisico, è una modella normale, non di quelle tendenti all’anoressico, e si sente inadeguata rispetto ai canoni dominanti. Spero con il mio corpo, che è assolutamente normale, di dare conforto a tante ragazze a cui sono proposti soltanto esempi di donne perfette.

Nel film c’è una scena molto intensa, in cui si sfoga con Gerry, l’amante occasionale.
E’ una scena sofferta, in cui Elodie rivela a Gerry (Luca Argentero) di essere frustrata dai tanti provini in cui non viene presa nemmeno in considerazione proprio per il suo fisico non abbastanza magro. Lì si espone, si sfoga; sconvolta e quasi nuda si mette a cantare per dimostrare le sue qualità. Ho studiato canto per cinque anni, e sono stata io a proporre a Francesca Comencini di farmi cantare.

E’ stato difficile affrontare una scena che si avvicina al nudo integrale?
E’ sempre imbarazzante, in più io non ho un rapporto facilissimo con il mio corpo. Mi sono avvicinata intimorita a questa scena, anche perché recitare nuda davanti alla troupe non è facile. Per fortuna ho avuto a che fare con veri professionisti che non mi hanno mai osservato al di sotto del mento…

E’ venuta alla Festa con un look diverso, è diventata mora. Perché?
Sto girando Ho voglia di te, il seguito di Tre metri sopra il cielo tratto di nuovo dal romanzo di Federico Moccia e diretto da Luis Prieto. Interpreto Gin, la ragazza, un po’ mascolina, di cui si innamora Step/Riccardo Scamarcio.  

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20 Ottobre 2006

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