La sfida di Michelangelo


M. AntonioniLo sguardo di Michelangelo su Michelangelo, tra il fruscio di una giacca e un respiro misterioso. Antonioni diventa attore nei quindici intensi minuti del documentario sul Mosè che Cannes ha scelto come evento in una serata dedicata al maestro italiano. E Michelangelo sarà di nuovo attore nel film che sua moglie Enrica sta realizzando e che vuole chiamare semplicemente Con Michelangelo. Ha già venti ore di girato nella sua videocamera, che porta sempre con sé, immagini di momenti della vita quotidiana, ma anche dell’atelier dove il regista dipinge con “un uso sorprendente del colore che rimanda a Balla, Picasso o Miró, il vecchio Miró, che a 90 anni lavorava con una libertà assoluta, come lui”.
Lo sguardo di Michelangelo ha richiesto due anni di impegno ad Enrica e Carlo Di Carlo, col contributo di Lottomatica e Istituto Luce, come ricorda l’AD Luciano Sovena. Oltre tre anni ci sono voluti per Eros, il trittico che Erosunisce all’episodio di Antonioni con Regina Nemni (Il filo pericoloso delle cose), altri due pezzi d’autore, uno di Soderbergh (atmosfere newyorchesi e due protagonisti, Robert Downey jr e Alan Arkin) e Wong Kar-wai (“un’emozione che ti prende alla gola”), intersecati dai disegni animati di Lorenzo Mattotti e dalle musiche di Caetano Veloso. Forse sarà a Venezia, Eros, “ma non c’è accordo tra i sette produttori tra cui Domenico Procacci e la querelle è ora in mano agli avvocati”, racconta Enrica. Senza tacere la delusione di Antonioni, che a Cannes sperava di portare anche quel film. “L’intera vicenda è un incubo, tanto che Michelangelo ha deciso di smettere col cinema per dedicarsi anima e corpo alla pittura”.
Compirà novantadue anni a settembre. Ed è ancora curioso di tutto e turbato dalle immagini della guerra e dalle vicende politiche d’Italia. Così è stato naturale accettare la proposta di Lottomatica, che sponsorizzava il restauro della sepoltura di Giulio II in San Pietro in Vincoli, e voleva conservarne la memoria con sei scatti di Helmut Newton, un tema musicale di Michael Nyman e un ambizioso film-saggio sul Buonarroti, “Michelangelo by Michelangelo”.
Ma il film, che vivrà in DVD, è nato per la sala, dove potrebbe circolare accostato a un lungometraggio del maestro ferrarese (qui a Cannes hanno scelto Blow up), dopo un’anteprima alla presenza del ministro Urbani all’Auditorium di Roma il 25 maggio. Per il Luce è anche il primo impegno in una linea di documentari d’autore sull’arte italiana. “Un progetto di cui stiamo parlando con la Rai e con altri network, mentre Raisat dedicherà un programma speciale a questo primo evento”, ha spiegato il presidente Andrea Piersanti.

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19 Maggio 2004

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