La scomparsa dello scenografo Ezio Frigerio

Lo scenografo di fama internazionale Ezio Frigerio, attivo per oltre mezzo secolo nella prosa, nell’opera, nel balletto e nel cinema imponendosi tra le figure cardine della cultura italiana del ‘900 grazie alla creazione di una realtà teatrale magica e poetica, fatta di spazi materializzati dalla luce, è morto il 2 febbraio all’ospedale di Lecco all’età di 91 anni.

Nato ad Erba (Como) il 16 luglio 1930, sposato con la celebre costumista Franca Squarciapino, era tornato ad abitare, dopo una lunga parentesi parigina, proprio nei luoghi d’origine, in una casa affacciata sul lago di Pusiano.

Ha lavorato con Giorgio Strehler, a cui rimase legato con un lungo e fruttuoso sodalizio, Luca Ronconi, Liliana Cavani, Graham Vick, Eduardo De Filippo, Vittorio De Sica (sue le scenografie del film Ieri oggi domani del 1963 con Sophia Loren e Marcello Mastroianni), Bernardo Bertolucci (Novecento) fino alla collaborazione con Rudolf Nureyev.

Ha ricevuto una nomination al premio Oscar per le scenografie del film Cyrano de Bergerac del regista francese Jean-Paul Rappeneau. Negli anni ’60 si avvicinò al cinema soprattutto per merito di Vittorio De Sica, col quale realizza anche I sequestrati d’Altona e Il boom. Collabora poi con Bolognini, Planchon, Castellani, Konchalovskij e altri. Ha vinto anche il César e il premio della Comunità Europea. È stato insignito di importanti onorificenze, quali la Legion d’onore per meriti artistici e il titolo di Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres in Francia, e l’Ambrogino d’oro dalla Città di Milano.

“La scomparsa di Ezio Frigerio è un lutto doloroso per il mondo del teatro nazionale. È stato un autentico protagonista dello spettacolo italiano, che ha attraversato con passione, professionalità e intelligenza segnando con la sua opera la seconda metà del Novecento”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Dario Franceschini.