La Biennale con la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia firmeranno – come già Cannes e Locarno hanno fatto – la Carta per la parità e l’inclusione nei festival di cinema, audiovisivo e animazione promossa dal movimento internazionale “5050 by 2020”. La firma – ottenuta da Dissenso Comune con le Women In Film – avrà luogo a Venezia il 31 agosto alle ore 15 in Sala Conferenze Stampa al Palazzo del Casinò. Anche le Giornate degli Autori e la Settimana della Critica si uniscono alla firma della Carta sempre il 31 agosto, alle ore 19, con una tavola rotonda che avrà luogo alla Villa degli Autori nell’ambito degli incontri Domani accadrà.
Per la neonata Women in Film, Television & Media Italia questa firma rappresenta il raggiungimento di un primo, fondamentale risultato ottenuto grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto la Biennale, l’associazione WIFTM Italia e le colleghe di Dissenso Comune. L’associazione appoggia il movimento 50/50 by 2020, si propone di sostenere lo sviluppo professionale e la rappresentanza delle donne nell’industria dei media e dell’audiovisivo e di promuovere pari opportunità di impiego e di tutelare gli interessi delle professioniste del settore.
Anec, Anem, Fice e Acec ribadiscono l’urgenza di stabilire, senza preclusioni, procedure di consultazione all’interno di tutta la filiera industriale e con Anica, APT, MiBAC e Regioni
Il regista di Perfetti Sconosciuti, giurato a Venezia 75, rilascia un'intervista a 'La Repubblica', specificando che "il film vincitore passerà anche al cinema", in merito alla protesta delle associazioni di categoria circa l'assegnazione del Leone d'oro a Roma di Cuaron, prodotto da Netflix
Terzo anno per il delegato generale della Settimana Internazionale della Critica, Giona A. Nazzaro, a cui abbiamo chiesto un bilancio di questa edizione. Tra protagonismo femminile sommerso e media poco attenti al cinema non mainstream. "Sic@Sic dà delle possibilità a giovani autori in tempo reale e spesso sono donne"
Definendo il film del messicano Alfonso Cuaron, vincitore del Leone d'oro, "molto bello", il quotidiano francese ricorda che un tale riconoscimento "farà storia"