La Fera lancia il contratto europeo dei registi

Dal 21 al 25 settembre si è tenuta a Opatjia, in Croazia, l’assemblea generale di FERA (Fed. Européenne Réalisateurs de l’Audiovisuelle). Oltre 30 registi, in rappresentanza di 39 associazioni europee, hanno approvato le Linee guida per un contratto europeo dei registi. Si tratta di un passo in avanti notevolissimo per il riconoscimento dei diritti dei registi e degli scrittori di cinema e di tv. Il documento, attualmente disponibile in inglese, italiano, ungherese e rumeno, e presto tradotto in tutte le lingue dell’UE, sarà strumento per rafforzare la battaglia contro la pratica del “buy out”, cioè della cessione, dietro un modesto compenso, dei diritti d’autore. In Italia sarà questo il terreno delle prossime lotte degli autori, forti adesso del sostegno della Federazione Europea. Purtroppo si è constatato come la crisi economica sta colpendo il cinema in gran parte dell’Europa, crisi che diventa devastante per le piccole cinematografie. FERA si impegnerà anche per una maggiore diffusione del cinema europeo in sala e su internet, spingendo per una moderna ed efficace regolamentazione della rete (oggetto di una direttiva europea nel prossimo futuro), e con la creazione di un portale europeo del cinema di qualità. L’esperienza della Croazia, che ha ospitato l’assemblea, è stata presa ad esempio. Si è creato un Centro Nazionale della Cinematografia, diretto dal regista Hvroje Hribar, che è riuscito a mettere insieme autori e produttori nell’idea di moderni ed efficaci sostegni al cinema croato; è la dimostrazione che gli autori possono essere innovativi e inventivi anche quando si parla di regole per la gestione delle cinematografie nazionali. Un esempio a cui dovrebbero guardare in Italia coloro che pensano di relegare gli autori soltanto “a parlare di poesia”, perché “di soldi” c’è qualcun altro più esperto e titolato a parlarne…