Una mano l’avrà data certamente anche San Valentino ma il risultato della commedia romantica in lingua inglese girata in Toscana e a Cinecittà, La dolce villa diretta da Mark Waters, ha sbaragliato la Top Ten mondiale di Netflix secondo le statistiche abituali che il colosso dello streaming pubblica qui ogni settimana. Il film con Scott Foley e la nostra Violante Placido è, nella sua prima settimana su Netflix (è uscito il 13 febbraio), in cima alla lista dei film in inglese con 19,8 milioni di visualizzazioni e 32,7 milioni di ore viste. Per capirci, il primo nuovo esordio della settimana, Aftermath, è al terzo posto con 9,9 milioni di visualizzazioni e 15,6 milioni di ore viste mentre al secondo posto troviamo Kinda Pregnant che, nella sua seconda settimana, conta 13,7 milioni di visualizzazioni con 22,8 milioni di ore viste.
Il film è nella Top Ten globale in 90 Paesi tra cui naturalmente anche il nostro dove è al primo posto proprio come in altri 43 territori tra cui, in Europa, Francia, Germania e Spagna, e, in America, Stati Uniti, Canada, Brasile e Argentina.
Così, grazie anche al giorno dedicato agli innamorati, il 14 febbraio, La dolce villa, il cui titolo rimanda ovviamente al capolavoro felliniano, ha conquistato mezzo mondo. Diretto da Mark Waters (Mean Girls, Mother of the Bride, Freaky Friday), scritto da Elizabeth Hackett e Hilary Galanoy e prodotto da Robyn Snyder e Deb Evans, La dolce villa rappresenta un’opportunità incredibile anche per i tanti interpreti italiani che stanno avendo una visibilità globale. Come Violante Placido che ha già avuto esperienze in film prodotti oltreoceano come The American di Anton Corbijn (2010) e Ghost Rider – Spirito di vendetta di Mark Neveldine e Brian Taylor (2012) e che qui interpreta, anche in perfetto inglese, l’intraprendente sindaca Francesca Pucci che vuole far ripopolare il paesino toscano vendendo case a un euro e si imbatte nel vedovo americano (Scott Foley) venuto in Italia proprio per convincere la figlia (Maia Reficco) a non fare quell’investimento. Ma nel cast troviamo anche Giuseppe Futia che sembra perfetto per una carriera hollywoodiana, Simone Luglio, Tommaso Basili, Daniel Panzironi, Jenny De Nucci, Alessandra Carrillo, Ettore Nicoletti, Loris Loddi. Ci sono poi le divertenti anziane del paese a cui prestano la loro vena ironica alcune nostre grandi interpreti come Nunzia Schiano, Luisa De Santis e Lucia Ricalzone.
Ma è tutta l’Italia a fare la parte del leone perché, come si può evincere bene qui dal sito Italy for Movies, il portale nazionale delle location e degli incentivi alla produzione cinematografica e audiovisiva, il film è stato girato per quattro settimane nel nostro Paese e precisamente, dal 3 al 15 aprile 2024, in diverse località della Val d’Orcia in provincia di Siena come il centro storico di San Quirico d’Orcia, assieme alla frazione termale di Bagno Vignoni, Pienza, San Giovanni d’Asso, la stazione ferroviaria di Montalcino, piazza Grande e Palazzo del Capitano a Montepulciano. Nel film il borgo dove si trova la villa del titolo ha il nome immaginario di Montezara mentre nella realtà si tratta dell’agriturismo Torrino dei Gelsi, situato nel comune di San Gregorio da Sassola, nei pressi di Tivoli a nord di Roma). Gli interni della villa sono stati invece interamente ricostruiti negli studi romani di Cinecittà. Nella Capitale il set è stato ospitato anche nella stazione ferroviaria di Trastevere.
Il film, con un costo complessivo dichiarato alla Direzione Generale del Cinema e dell’Audiovisivo del Ministero della Cultura di 12,5 milioni di euro, ha ricevuto un tax credit alla produzione nell’anno 2024 di 4.781.564,80 euro. A dimostrazione di come questi incentivi alla produzione possano essere fondamentali per far conoscere l’Italia e i nostri interpreti in tutto il mondo.
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