Carolina Crescentini sarà la madrina e Irene Grandi l’ospite musicale del Tglff, che il 29 aprile inaugura la sua 30esima edizione. Il festival del cinema con tematiche omosessuali è in programma a Torino fino al 4 maggio. Fra i 115 titoli in programma l’anteprima di Boulevard, ultima pellicola con Robin Williams mai vista in Europa. Slogan di questa edizione, che vede il ritorno del patrocinio da parte della Regione Piemonte, “30 anni diversi perché unici”. Fra le novità il premio del pubblico che sarà assegnato a uno dei 30 lungometraggi in concorso e al migliore fra i 23 cortometraggi. Tre i riconoscimenti principali: il Premio Ottavio Mai per la categoria lungometraggi, il Premio Queer e quello per il miglior corto che saranno assegnati da due giurie di studenti guidate da due registi come tutor, Sebastiano Riso e Anthony Hickling.
Ad aprire un cartellone che vede 30 nazioni rappresentate, 9 anteprime mondiali e 49 nazionali, sarà la proiezione di 54: The director’s cut di Mark Christopher che presenterà il suo film alla serata inaugurale. Fra gli eventi collaterali, “A qualcuno piace…libro”, focus dedicato alla letteratura che affronta i temi del festival, e la proiezione/evento di Non so perché ti odio, documentario sull’omofobia. “Se il Tglff continua a esistere – sottolinea il direttore del Festival Giovanni Minerba – è grazie a quanti hanno creduto in noi senza barriere di appartenenza politica e hanno contribuito a consolidare un progetto culturale e sociale necessario”. Una necessità con cui concorda il direttore del Museo del Cinema Alberto Barbera. “Ci si domanda spesso – osserva – se abbia ancora senso che esista un festival con queste tematiche. Io dico di sì perché se è vero che in 30 anni la situazione è cambiata, viviamo ancora in una società in cui i diritti non sono uguali per tutti. Oggi il festival si rivolge a tutti e continua ad avere un ruolo importante”.
La 23ª edizione del Festival, dal 7 al 15 dicembre, celebra Glauber Rocha e Francesco Guccini, accende i riflettori sul cinema indipendente e affronta temi di attualità come il gender gap nel settore cinematografico
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Tra i protagonisti Michele Placido, Francesco Costabile, Bruno Bozzetto, Marianna Fontana, Marco Amenta. In programma la proiezione del restauro di Milano Calibro 9
La cineasta tedesca riceve la Laurea Honoris Causa all’Università di Firenze e si racconta sul palco in un dialogo a tutto campo con Piera Detassis