Uscirà il 4 giugno il documentario L’occhio di vetro di Duccio Chiarini, vincitore del Premio al Miglior Documentario al 61° Festival dei Popoli. Il film è prodotto da Asmara film, in associazione con Istituto Luce Cinecittà (che ne è anche distributore), con il supporto di Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (MiC), in collaborazione con La Règle du jeu.
Il documentario racconta la storia di Ferruccio Razzini, un ragazzo di quindici anni figlio di un eroe della Prima Guerra Mondiale, che nell’aprile del 1945 si ritrova a combattere tra le fila degli ultimi difensori della Repubblica di Salò. Ne scrive giorno per giorno in un diario in cui racconta anche i destini delle due sorelle maggiori, Liliana e Maria Grazia, sposate l’una a un fascista l’altra a un partigiano comunista. Il ragazzo è un vecchio zio del regista che, guidato da quel diario inizia, una ricerca nel passato della sua famiglia.
“Il giorno in cui venni a sapere che i miei nonni erano stati fascisti – dichiara Duccio Chiarini – la parola fascismo uscì dai libri di scuola e si frappose come nebbia tra me e le persone più amate, rendendo improvvisamente torbido tutto ciò che per anni era stato cristallino. È stato solo dopo la morte dei miei nonni che sono riuscito a fare luce su quegli anni, ricomponendo in questo documentario i tasselli di un’intricata storia di famiglia”.
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