L’ultimo capitolo del franchise di Kung Fu Panda, il numero 4, è uscito nelle sale americane – e in qualche altro territorio nel mondo – da una decina di giorni e fino ad ora si è portato a casa già circa 100milioni di dollari, raggiungendo 58,3 milioni al suo esordio domestico, cosa che gli ha permesso di schizzare direttamente in prima posizione. A livello internazionale si tratta di un debutto migliore di Kung Fu Panda 2 e Kung Fu Panda 3 rispetto allo stesso numero di territori e di mercati.
Ed ora, il 21 marzo, tocca all’Italia ospitare Po, doppiato da Fabio Volo, alla ricerca del suo successore come Guerriero Dragone, mentre si prepara ad assumere il nuovo ruolo di Capo Spirituale della Valle della Pace. Durante il suo viaggio, il nostro iconico Panda incontra un nuovo cattivo: “la Camaleonte“: una minaccia ancora più grande di tutti i suoi precedenti nemici e interessato al suo Bastone della Saggezza, che le darebbe il potere di risvegliare dal regno degli spiriti tutti i cattivi che Po ha sconfitto.
Insieme a Dune: Parte Due, Deadpool 3 e Joker: Folie à Deux, è sicuramente uno dei film con più hype dell’anno in corso. Ma cosa dobbiamo aspettarci dal suo arrivo nelle nostre sale?
Ecco qualche curiosità.
Non si tratta di un’altra avventura autonoma per il Guerriero Dragone, ma di Po che vuole andare in pensione e cerca un nuovo maestro di kung fu per assumere questo titolo. Con questa trama, Kung Fu Panda 4 chiuderà il cerchio della saga e Po passerà il testimone che si è guadagnato con tanta fatica nel primo film.
Ma attenzione, la serie non finisce con questo quarto episodio, anzi è il punto di inizio di una nuova vita per il franchise, con i creatori intenzionati a realizzare altri due film in seguito.
Ricordate Tai Lung? Il primo villain non si scorda mai (ah no, quello è l’amore!)
Tai Lung è il figlio adottivo di Shifu ed ex apprendista diventato malvagio. È stato il primo e rimane tuttora uno dei cattivi più memorabili di Kung Fu Panda. In questo quarto episodio, il nuovo guerriero del male, Camaleonte, lo riporterà indietro dal Regno degli Spiriti. Chissà se in questi anni di “villeggiatura forzata” nell’aldilà avrà riflettuto sui suoi errori passati. Di sicuro lo troveremo un pelino più nervoso.
Curiosità: in un certo senso, Tai Lung è apparso in tutti i film di Kung Fu Panda. Nel primo era l’antagonista principale. In Kung Fu Panda 2 viene menzionato e appare in un flashback. Nel terzo era una delle action figure di Po e l’amuleto di Kai.
La super cattiva di Kung Fu Panda 4 è interpretata da un’attrice di fama mondiale, almeno nella versione originale: Viola Davis. Ed è il terzo premio Oscar consecutivo a interpretare il cattivo in un film di Kung Fu Panda, dopo Gary Oldman nel 2 (2011) e J.K. Simmons in Kung Fu Panda 3 (2016).
Ciò che rende entusiasmante questa nuova villain è il suo sinistro superpotere che le conferisce il potenziale per diventare il più formidabile di tutti i cattivi. Il Camaleonte, all’apparenza una comune lucertola, ha invece la capacità di trasformarsi in qualsiasi creatura, di qualsiasi dimensione. Quando affronta un avversario in un combattimento, può assorbire le sue abilità di kung fu e usarle contro di lui o di lei. È perfetta per qualsiasi avversario, perché è appunto: una camaleonte.
Hans Zimmer è uno dei più leggendari compositori cinematografici oggi in attività. La sua musica ha conferito un peso e una epicità all’azione visivamente sbalorditiva dei primi tre film di Kung Fu Panda, e ora torna a fare lo stesso per il quarto episodio. Zimmer è noto soprattutto per aver smaltato di note maestose blockbuster di portata colossale come Dune, Il Gladiatore e la trilogia del Cavaliere Oscuro. Portando la stessa grandiosità nelle musiche di Kung Fu Panda, Zimmer ha elevato il materiale del franchise fino a vette non scontate per un film di animazione.
No, non stiamo parlando di Po che si è messo a dieta, ma del budget per realizzare quest’ultimo capitolo del franchise. Kung Fu Panda 4, infatti, ha il budget più basso di tutti i film della serie. Circa 85 milioni di dollari, addirittura meno del primo episodio che esordì con alle spalle una dote di 130 milioni di spese.
Secondo la co-regista Stephanie Stine, il progetto originale del film prevedeva un ibrido live action/animazione sul modello di Chi ha incastrato Roger Rabbit? e Space Jam, con Zhen e il Camaleonte (che a quel punto si chiamava Il Collezionista) come esseri umani.
Secondo Stine, una volta scartato il concetto di ibrido, l’idea di avere alcuni personaggi come umani, solo animati questa volta, rimase in sospeso per un bel po’ prima di essere scartata del tutto.
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