Kaurismäki diserta la premiazione, ma Penelope Cruz c’è

TORINO. Serata di apertura del TFF al Teatro Regio che si apre con le immagini di Nashville (1975) di Robert Altman, in particolare l’indimenticabile canzone “I am easy” cantata da Keith Carradine, bello e affascinante da incantare nel film le donne che lo ascoltano. E l’attore è in sala insieme a Michael Murphy, la moglie di Altman Kathryn e il figlio Stephen.
Non c’è invece sul palco il regista Aki Kaurismäki che, secondo i rumors, ha preferito una cerimonia informale, la conferenza stampa di oggi a mezzogiorno, per ritirare il premio Gran Torino. Il direttore Gianni Amelio, al suo fianco la madrina Laura Morante, se la cava con un laconico “Kaurismaki non c’è” dopo che sullo schermo sono apparse le immagini dei suoi film.

Arriva invece sul palco il cast di Venuto al mondo, le cui riprese sono in corso a Torino: gli interpreti Penelope Cruz – “Un film delicato e complesso” -, Emile Hirsch il protagonista di Into the Wild – “Sergio capisce molto bene il lavoro di noi attori” – e il regista Sergio Castellitto che ringrazia la Film Commission Torino Piemonte e sottolinea che “molte Film Commission dovrebbero imparare da questa, soprattutto quella di Roma e Lazio che non funziona”. E poi in platea la scrittrice Margaret Mazzantini, e gli altri interpreti del film: il figlio Pietro Castellitto, Adnan Haskovic e Saadet Aksoy.

E ancora in sala la giuria internazionale di ‘Torino 29’ composta da Jerry Schatzberg (presidente), Michael Fitzgerald, Valeria Golino, Hubert Niogret, Brillante Mendoza; Sion Sono, protagonista della sezione ‘Rapporto confidenziale’ e l’attrice Megumi Kagurazaka. E poi Valeria Solarino, Carolina Crescentini, Domenico Starnone, Luciana Littizzetto, Charlotte Rampling, Alina Marazzi, il produttore Lionello Cerri, la sceneggiatrice Doriana Leondeff, il presidente e amministratore delegato uscente di Warner Bros. Italia (distribuirà il film d’apertura del Tff L’arte di vincere/Moneyball, ma al festival pare sia arrivata in un primo tempo una copia danneggiata) Paolo Ferrari e Barbara Salabé che da gennaio gli succederà.
In sala anche le autorità politiche a cominciare dal neo ministro per l’Istruzione, Francesco Profumo e il sindaco di Torino Pietro Fassino. Da segnalare fuori dal Teatro Regio la protesta rumorosa di giovani precari della cultura e studenti universitari.