‘Karawan’, torna a Roma il festival del Cinema Interculturale

Dal 3 al 12 luglio, l'unico in Italia dedicato alle commedie che raccontano culture differenti dalla nostra. Tema di quest'anno le “Geografie Sociali”, con film provenienti da Egitto, India, Germania, Filippine, Francia, Romania, Sri Lanka e Bangladesh

‘Karawan’, torna a Roma il festival del Cinema Interculturale

Da mercoledì 3 a venerdì 12 luglio torna a Roma Karawan, l’unico festival di cinema in Italia dedicato alle commedie in chiave interculturale, giunto alla sua XII edizione. Tema di quest’anno le “Geografie Sociali” con una selezione di otto lungometraggi in concorso provenienti da Egitto, India, Germania, Filippine, Francia, Romania, Sri Lanka e Bangladesh, tutti in lingua originale con sottotitoli in italiano e altrettanti cortometraggi, sempre in concorso, dedicati al cinema d’animazione italiano.

Anche questa edizione di Karawan Fest avrà luogo nel Parco Giordano Sangalli a Tor Pignattara, il quartiere più multietnico di Roma, in un’arena appositamente allestita a fianco del maestoso Acquedotto Alessandrino.

Fra i lungometraggi in concorso il film di apertura Voy!Voy!Voy! di Omar Hilal, black comedy egiziana basata su fatti realmente accaduti, dove un uomo abbattuto dalla mancanza di prospettive si fa passare per cieco per partecipare agli europei di calcio per non vedenti, oppure il sofisticato Shahid di Narges Shahid Kalhor, dramma politico e allo stesso tempo commedia piena di ironia sulla condizione di una donna iraniana rifugiata in Germania. E ancora, Dilli Dark, opera prima di Dibakar Das Roy, intelligente e divertente satira contemporanea sul razzismo e la demonizzazione degli stranieri in India.

Ancora, l’esilarante Tentigo di Ilango Ramanathan dallo Sri Lanka, dove una famiglia tradizionale si raccoglie intorno al patriarca appena deceduto in una situazione piuttosto imbarazzante, film divertentissimo, già oggetto di remake in India e Corea del Sud. Infine A House Named Shahana di Leesa Gazi, dal Bangladesh, dove una donna divorziata riuscirà, grazie al suo coraggio e al senso dell’umorismo, a sopravvivere ai divieti e agli abusi imposti dalla società e dalla famiglia.

Oltre ai film e i corti in concorso avranno luogo due serate speciali:

domenica 7 luglio un tributo alla Palestina con il film Gaza mon amour, dei Fratelli Nasser, omaggio al regista Alain Resnais, delicata e romantica storia d’amore di due sessantenni decisi nonostante tutto a restare nella loro terra, già presentato a Venezia nella sezione Orizzonti;

per chiudere la programmazione del Festival, il film C‘è ancora domani di Paola Cortellesi, scelto dai partecipanti ai laboratori che si sono svolti presso i centri di insegnamento dell’italiano L2 del quartiere nell’ambito del progetto “Impariamo l’Italiano con il cinema”, sostenuto dall’Otto per Mille della Tavola Valdese, che sarà proiettato con i sottotitoli in lingua bengalese.

La direttrice artistica del festival Carla Ottoni spiega in che consiste il focus del 2024: “Il tema di quest’anno, geografie sociali, completa il percorso avviato nel 2023 con geografie emotive, declinandolo al plurale e legandolo all’ambiente in cui si iscrivono le storie e i protagonisti che vedremo alternarsi sul grande schermo. Il cinema resta preziosa chiave di lettura di uno scenario in cui è sempre più complesso orientarsi, come una mappa da ricostruire dove spesso i pezzi non combaciano“.

Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con LEA e SIAE. La manifestazione è ideata e organizzata dall’Associazione Bianco e Nero aps.

Tutte le informazioni e il programma sono disponibili sul sito del festival

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03 Luglio 2024

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