Tutte le leggende nascono da una verità. Dall’Amazzonia arriva quella delle lacrime della luna. Un solo petalo di un grande e antico albero può curare ogni malattia e spezzare ogni maledizione. Dwayne Johnson e Emily Blunt sono i protagonisti della nuova avventura cinematografica della Disney Jungle Cruise, dal 28 luglio al cinema e dal 30 disponibile anche sulla piattaforma Disney+.
Il film, diretto da Jaume Collet-Serra, si ispira alla storica attrazione inaugurata nel 1955 nell’area Adventureland del primo Disneyland Park, in California, e ancora oggi presente in alcuni parchi tematici in giro per il mondo. Jungle Cruise è ambientato agli inizi del XX secolo, quando la determinata e brillante scienziata ed esploratrice britannica Lily Houghton parte per la foresta amazzonica insieme al fratello MacGregor. In quella terra lontana recluta lo spericolato capitano Frank Wolff e la sua imbarcazione pericolante, ma affascinante, La Quila, per risalire il Rio delle Amazzoni alla scoperta di un antico albero con straordinarie capacità curative, in grado di cambiare il futuro della medicina. Durante questa epica ricerca, l’improbabile duo incontra innumerevoli pericoli e forze soprannaturali, nascosti nell’ingannevole bellezza della rigogliosa foresta pluviale. Ma quando vengono svelati i segreti dell’albero perduto, la posta in gioco per Lily e Frank diventa sempre più alta e il loro destino, e quello dell’umanità, saranno appesi a un filo.
“Quando ho letto la sceneggiatura l’ho trovata davvero buona e ne ho colto subito il potenziale – ha raccontato Johnson su Zoom, durante la conferenza mondiale del film, a cui ha partecipato il resto del cast – L’opportunità era pure quella di omaggiare Walt Disney, che nel 1955 fu lo skipper della prima iconica corsa del Jungle Cruise”.
C’erano molti elementi del film che hanno fatto sentire a suo agio l’attore statunitense, 49enne, qui in veste anche di co-produttore, e spingerlo ad accettare il progetto. Tra questi, l’elemento “nostalgia”. “Anch’io da bambino ho fatto un giro sul Jungle Cruise – ha raccontato Johnson – Con questo film ho avuto la possibilità di ricreare quel qualcosa di unico e speciale”.
Il passo successivo per la star, che con la Disney aveva già girato i film Cambio di gioco e Corsa a Witch Mountain, è stato poi trovare il regista giusto e la perfetta co-protagonista. “Emily Blunt è una vera Indiana Jones al femminile – ha detto Johnson – Quando il mio personaggio, Frank, un’anima anziana, incontra Lily, così ambiziosa, coraggiosa, divertente, affascinante e bella, ricorderà quanto può essere bella la vita”.Blunt è rimasta immediatamente “colpita dalla determinazione e dalla tenacia di Lily, e dal fatto che fosse così avanti rispetto a me, considerando che il film è ambientato nel 1917 – ha detto l’attrice – C’era così tanta disuguaglianza tra uomini e donne ai tempi, ma lei non si attiene a ciò che era appropriato per il suo sesso (Frank la chiama “donna con le braghe”, ndr). L’ho trovata davvero divertente, spericolata, avventurosa. Ammiro il suo spirito”.
Ciò che funziona in questo adventure movie è la sintonia tra Johnson e Blunt, giocata tra ironie sottili e intese romantiche. “Appena ci siamo conosciuti ho capito che saremmo stati amici per la vita, per lo scambio di battute rapide, come nel ping pong”, ha detto l’attrice. “È verissimo – ha ribattuto The Rock -C’è stata una grande chimica sin dall’inizio”.
Un bel feeling è nato, non solo sul set, anche tra Blunt e Jack Whitehall, che nel film è il fratello di Lilly, un uomo che apprezza le cose belle della vita, l’abbigliamento alla moda, l’alta cucina e lo stile di vita signorile, anche nel bel mezzo della foresta pluviale. “Abbiamo trovato tanti elementi in comune nella nostra vita – ha spiegato l’attore britannico – E siamo riusciti a trasferire tutte queste strane connessioni sullo schermo”. “Jack è diventato un po’ mio fratello, anche fuori dal set – ha aggiunto Blunt – Non l’avevo mai incontrato prima del film, ma sono cresciuta a cinque minuti da lui. Le nostre madri ora si conoscono. Cenano insieme”.
Gioca un ruolo importante in Jungle Cruise anche il capitano Aguirre interpretato da Edgar Ramírez, temibile leader di una spietata banda di soldati che, spinto da una vendetta personale, minaccia la missione di Frank e Lily. Del suo personaggio, l’attore venezuelano ha spiegato di averne apprezzato “la dualità e il mistero. Aguirre cammina su quella linea molto sottile tra il bene e il male, è molto interessante”. Nonostante la sua paura per i serpenti (e nel film ce ne sono parecchi), Ramirez è rimasto “attratto dall’imprevedibilità dell’avventura, dalla suspense e dall’umorismo” del film. “Sembra di essere in una specie di gioco da tavolo – ha affermato – dove vai avanti e poi torni indietro, ci sono battute d’arresto che devi superare. Tutti i giocatori vogliono arrivare all’obiettivo, ma si ostacolano a vicenda. Adoro questa dinamica del film”.
A completare il cast del film ci sono Paul Giamatti nei panni di Nilo, potente proprietario di una compagnia di crociere turistiche di successo e spietato rivale di Frank, e Jesse Plemons, che dà il volto al principe Joachim, un giovane comandante ricco e ambizioso, che per ottenere potere e gloria si mette anch’egli alla ricerca dell’albero miracoloso.
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