Jean-Paul Belmondo, dopo la Palma il Leone

Premio alla carriera per l'83enne attore che non pensa mai al passato, "guardo sempre davanti, davanti e davanti''. Rimpianti? ''Nessuno, ho fatto tutto quello che volevo fare"


Jean-Paul Belmondo, 83 anni e una novantina di film interpretati, si presenta all’incontro stampa, che precede la consegna del Leone d’oro alla carriera in Sala Grande, muovendosi con fatica, prima con l’aiuto di una stampella, poi lasciando la sala su una sedia a rotelle. Conseguenza dell’ictus che lo ha colpito anni fa. Ma il sorriso è quello di sempre, sfrontato e un po’ spaccone. Il sorriso con il quale risponde alla lunga standing ovation degli spettatori del Palazzo del Cinema, tutti in piedi alla consegna del Leone alla carriera, introdotto con affetto da Sophie Marceau.

Palma d’oro alla carriera nel 2011 e un César nel 1989 come Miglior attore per Una vita non basta di Claude Lelouch, Belmondo confessa di non aver creduto da subito alla possibilità di diventare attore di cinema, così prima della popolarità avuta con Fino all’ultimo respiro di Godard, ha lavorato nove anni a teatro.
Nella sua carriera c’è il cinema più impegnato e quello più popolare ma non ha preferenze e li considera entrambi validi. “E’ come nella vita un giorno si ride e un giorno si piange”. Tra  i film italiani interpretati, ricorda in particolare la telefonata di Vittorio De Sica a Parigi che gli propose di lavorare con Sophia Loren ne La ciociara.
Pensa mai al passato? ”Mai. Guardo sempre davanti, davanti e davanti”. Rimpianti? ”Nessuno, ho fatto tutto quello che volevo fare e oggi amo la vita, il sole e il mare”.

08 Settembre 2016

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