Isabelle Huppert è “Frankie”, in vacanza per dire addio

Nel cast del film di Ira Sachs anche Brendan Gleeson, Marisa Tomei, Greg Kinnear


CANNES – Un regista americano, una protagonista francese, un supercast internazionale e un film ambientato in Portogallo. Nato a Memphis 53 anni fa, Ira Sachs debutta nella competizione ufficiale di Cannes con Frankie, storia di un’attrice famosa (Isabelle Huppert nel ruolo che dà il titolo al film) che raccoglie intorno a sé la sua famiglia allargata per dirle addio, prima che la malattia che le pende sulla testa come una condanna se la porti via.

Frankie è la vera matriarca –  donna dal gran talento e dalla personalità importante – di un mondo di affetti in cui i legami non sono solo di sangue, tra compagni, figli e amici. A interpretarli ci sono Brendan Gleeson, Pascal Greggory, Jérémie Renier, Marisa Tomei, Greg Kinnear, riuniti nella cittadina di Sintra in nome dell’amore e, a volte, della nostalgia. “Negli ultimi 5 anni sono stato molto vicino alla morte – ha raccontato il regista – Mia nonna e due care amiche hanno dovuto affrontare la fine della vita a causa di un cancro e ho notato, in modo sorprendente, che accanto al dolore c’erano anche momenti divertenti. Questo contrasto mi ha colpito molto: la vita sembra essere più forte della morte, se vai avanti fino alla fine”.

Con una chiara ispirazione rohmeriana, ma più vicino alle esperienze “da cartolina” di Woody Allen, Frankie è stato costruito su Isabelle Huppert: “Ho incontrato Isabelle la prima volta 3-4 anni fa, volevamo lavorare insieme, ma non avrei fatto un film con lei in Francia. Dovevamo essere in un posto diverso da quello da cui proviene, tutto il gruppo doveva essere insieme in un altrove”, ha aggiunto Sachs. La Huppert, che qui interpreta una donna che le somiglia e che funge da sole attorno a cui ruotano i pianeti dei suoi affetti, dice di aver amato questa storia per il tono: “Parla di malattia e morte, di una persona che va verso la fine della vita, ma non è melodrammatico. Tutti noi dovevamo sbarazzarci delle piccole cose, qui ognuno affronta la situazione nel modo più semplice possibile. Ira sa catturare i piccoli momenti e trasformarli in grandi scene, è il potere del cinema. E il fatto che il mio personaggio facesse l’attrice è stata una bella invenzione di Ira, ha prodotto un effetto specchio”.

21 Maggio 2019

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