Isabella Ragonese: “L’amore in dieci inverni”


Luminosa e convincente protagonista di Tutta la vita davanti di Virzì (dopo un ruolo in Nuovomondo di Crialese e un decisivo laboratorio teatrale con Emma Dante) la 27enne palermitana Isabella Ragonese, è particolarmente contesa dal nostro cinema più qualificato: è la protagonista di Dieci inverni, opera prima di Valerio Mieli che il 4 settembre inaugurerà la sezione Controcampo Italiano alla prossima Mostra di Venezia, e la coprotagonista – con Valeria Solarino – di Viola di mare, una delicata storia d’amore ambientata ai primi del ‘900 e diretta da Donatella Maiorca che sarà al prossimo Festival di Roma. In attesa di interpretare da ottobre una maestra degli anni ’50 nell’opera prima della sceneggiatrice salentina Giorgia Cecere dal titolo provvisorio Il primo incarico, sul set a Santa Maria di Leuca, Isabella ha ultimato nei mesi scorsi due attese produzioni Cattleya: il nuovo film di Daniele Luchetti dal titolo provvisorio La vita e la commedia corale Oggi sposi di Luca Lucini.

 

Dieci inverni è il film d’esordio del 31enne Valerio Mieli, neodiplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, la prestigiosa istituzione che per una volta ha deciso di finanziare non soltanto un saggio di diploma ma un intero lungometraggio di un ex allievo, coproducendolo con Rai Cinema e la russa UFC United Film Company. Tratto da una sceneggiatura finalista al Premio Solinas scritta dal neoregista con Davide Lantieri, Isabella Aguillar e Federica Pontremoli, ha come protagonisti l’attrice siciliana e Michele Riondino – l’attore pugliese trentenne rivelato dal recente Il passato è una terra straniera – oltre a Glen Blackall, Sergei Zhigunov e a un cameo del cantautore Vinicio Capossela. “E’ una commedia romantica, spero moderna ed elegante, che racconta la storia – ambientata tra Venezia e Mosca nell’arco di 10 anni – di un’amicizia e di un amore “congelato” e mai consumato”, rivela Isabella Ragonese specificando che “la timida Camilla e il più spavaldo Silvestro, si incontrano diciottenni alla fine degli anni ’90 su un vaporetto a Venezia, la città dove entrambi studiano all’università, e vengono raccontati in dieci diversi quadri in altrettante successive stagioni invernali in cui le loro vite marciano parallele”.

I due giovani sono reciprocamente attratti, starebbero bene insieme, ma sono sempre divisi da un’incomprensione o un ostacolo…
Si, è un film a quadri, ogni inverno è una finestra spalancata sui due ragazzi che si conoscono, si piacciono, litigano, hanno altri partner, partono, si perdono, si rincorrono, si ritrovano, si riscontrano, si innamorano: il loro è un rapporto fatto di relazioni sotterranee e di equilibri precari, una sorta di continuo prologo di una storia d’amore tra due persone che non si perdono mai del tutto, una storia che si sviluppa da un’inedita Venezia quotidiana lontana dal folklore fino alla frenesia di Mosca, dove Camilla si trasferirà per perfezionare i suoi studi di letteratura facendovi ritorno con Silvestro l’anno dopo per il matrimonio di una comune amica.

Il tempo farà comunque crescere e migliorare entrambi…
Camilla è rigida, introversa e severa e imparerà strada facendo a essere più leggera e meno seriosa, mentre Silvestro è più vitale e infantile e finirà col diventare maturo evitando la superficialità di sempre. Per noi attori è stata una sfida stimolante portare avanti i nostri personaggi dai 18 ai 28 anni e cercare di rendere i loro cambiamenti un inverno dopo l’altro: io in particolare ho faticato a controllarmi perché Camilla è molto diversa da come sono nella vita e dai caratteri solari che ho interpretato finora ma l’esperienza è stata fantastica.

Che cosa racconta invece “Viola di mare”?
Una storia d’amore tra due giovani donne, innocente, genuina e mai morbosa, ma fortemente osteggiata nella comunità siciliana del primo ‘900 in cui è ambientata. Il libro da cui è tratto – “Minchia di re” di Giacomo Pilati – raccontava una vicenda romanzata e un po’ barocca, mentre nel film io e Valeria Solarino siamo molto diverse, abbiamo cercato con cura di rendere naturale e credibile e mai esagerata l’attrazione pura che nasce tra i nostri due personaggi, tra paesaggi solari che contrastano l’oscurità e l’oppressione che lei vive in casa sua, aiutate in questo dall’energia appassionata della regista Donatella Majorca e di una troupe quasi tutta femminile con cui è nata una bellissima creatività comune.

 

“Oggi sposi” di Luca Lucini racconta invece la frenetica preparazione al matrimonio di quattro giovani coppie, tra divertenti avventure e disavventure…
In questa commedia brillante scritta da Fausto Brizzi, Marco Martani e Fabio Bonifacci, che uscirà a ottobre, si intersecano varie storie che hanno per protagonisti tra gli altri Luca Argentero, Michele Placido, Carolina Crescentini e Renato Pozzetto: io sono una giovane cameriera squattrinata che riesce a organizzare una cerimonia nuziale formalmente ineccepibile come esige la famiglia del fidanzato cuoco (Dario Bandiera) ma scroccando e riciclando tutto senza spendere un euro. Infine ne La vita di Daniele Luchetti interpreto la giovane moglie con due figli, e in attesa del terzo, di Elio Germano, protagonista di una vicenda ambientata ai nostri giorni tra i cantieri della periferia romana in cui recitano anche Raoul Bova e Luca Zingaretti.

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24 Agosto 2009

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