Al Festival del cinema italiano di Villerupt Le ultime cose di Irene Dionisio, distribuito da Luce Cinecittà, ha vinto l’Amilcar della Giuria presieduta dall’attrice Julie Gayet. Gli altri trofei Amilcar, dal nome dello scultore italo-francese Amilcar Zannoni, sono andati a The Habit of Beauty: I nostri passi di Mirko Pincelli per la Giuria Giovani, a Piuma di Ron Johnson quello votato dal pubblico e menzione speciale Giuria Giovani, a Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti l’Amilcar della Critica, a Pericle il nero di Stefano Mordini l’Amilcar degli esercenti di sale. Mentre Roberto Andò, presente con Le confessioni, ha ricevuto l’Amilcar de la Ville per il complesso dell’opera.
Dal 1976 Villerupt ospita l’annuale Festival del Cinema Italiano, la maggiore rassegna di cinema esclusivamente italiano all’estero. Oltre 60 titoli sono sfilati per due settimane davanti a 40mila spettatori.
La regista riceverà il premio per La Chimera il 13 novembre, con la proiezione del suo nuovo cortometraggio Allégorie citadine e un incontro
La motivazione del riconoscimento: “è un approccio sorprendente, commovente e innovativo al tema molto delicato dell'adozione”
"Costruisce ponti fra culture, generazioni e popoli”, si legge nella motivazione del riconoscimento, che per la prima viene attribuito a un regista che “si muove tra il più sofisticato cinema d'autore e l'attenzione per il pubblico”
La premiazione si terrà il 3 dicembre presso la sala Lo Schermo Bianco di Bergamo. La giuria include figure di spicco come la produttrice Elisabetta Olmi e il critico cinematografico Massimo Lastrucci