Iran confisca il passaporto a due registi in concorso alla Berlinale

Il Festival, "scioccato e costernato", chiede libertà di movimento per Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha

Iran confisca il passaporto a due registi in concorso alla Berlinale

Le autorità di Teheran hanno confiscato il passaporto a una coppia di registi e scrittori iraniani in concorso al Festival di Berlino, in programma dal 15 al 25 febbraio. Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha dovrebbero presenziare all’evento per accompagnare il loro film Keyke mahboobe man (My Favourite Cake), ma il governo iraniano non perde occasione per ribadire la propria avversità nei confronti degli artisti liberi. Non è la prima volta infatti che l’Iran si scaglia contro i propri registi nel momento in cui questi avvicinano palchi internazionali.

L’organizzazione della Berlinale non è rimasta in silenzio, facendo sapere tramite un comunicato di essere vicini alla coppia di autori, e chiedendo alle autorità di Tehran di restituire i passaporti confiscati. “Il festival ha appreso che agli scrittori/registi iraniani Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha è stato imposto un divieto di viaggio. I loro passaporti sono stati confiscati e li minaccia un procedimento legale in relazione al loro lavoro di artisti e registi – si legge nel comunicato del Festival -. La Berlinale è fondamentalmente impegnata nella libertà di parola e di espressione e nella libertà artistica per tutti i popoli del mondo. Il festival è scioccato e costernato dal fatto che a Moghaddam e Sanaeeha sia stato impedito di recarsi al festival per presentare il loro film e incontrare il pubblico a Berlino”.

“Chiediamo alle autorità iraniane di restituire i passaporti e di revocare tutte le restrizioni che impediscono a Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha di recarsi a Berlino – hanno dichiarato i due direttori della Berlinale, il responsabile artistico Carlo Chatrian e l’esecutiva Mariette Rissenbeek. Il precedente film della coppia, La Ballata della Mucca BiancaBallad of a White Cow, era stato presentato in concorso della Berlinale 2021 e acclamato come il preferito dal pubblico”.

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02 Febbraio 2024

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