“Vorrei ringraziare tutti i telespettatori che ieri sera hanno scelto di avventurarsi, attraverso gli occhi di Seydou, in questa odissea contemporanea! Una storia raccontata in controcampo, che mette al centro i drammi e le emozioni di chi si mette in viaggio per inseguire un sogno chiamato Europa. E un grazie a Rai1 che ci ha dato questa preziosa opportunità, portando lo sguardo e le avventure di questi due ragazzi nelle case e nei cuori di molte persone”. Commenta così Matteo Garrone, regista di Io Capitano, il successo (è stato il vincitore della prima serata del 26 marzo) della messa in onda che ha interessato 2.911.000 spettatori pari al 17.1% di share (dati della total audience che rileva anche i dispositivi digitali come smartphone, tablet e pc: 2.930.000 spettatori e 17.05% di share), in prima assoluta sull’ammiraglia Rai in versione doppiata (su Rai Play sono presenti due versioni distinte tra cui una in lingua originale con i sottotitoli italiani), del suo film che, lo scorso anno, è entrato nella cinquina del miglior film internazionale agli Oscar dopo aver vinto due importanti riconoscimenti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove era in concorso (Leone d’Argento alla regia e Premio Mastroianni al protagonista Seydou Sarr), oltre ai sette Premi David di Donatello tra cui quello per il miglior film, il miglior regista, il miglior montatore (Marco Spoletini) e la migliore fotografia (Paolo Carnera).
Per quanto riguarda i produttori, tra cui ci sono la stessa Archimede di Garrone e Tarantula con Pathé, Logical Content Ventures (ma anche il Ministero della Cultura, Canal+, Ciné+, la tv belga Rtbf, Voo-Be e Proximus), per Rai Cinema ha così commentato il suo amministratore delegato Paolo Del Brocco: “Io Capitano continua a regalare grandi emozioni al pubblico. Quasi 3 milioni di spettatori hanno seguito ieri sera su Rai1 le vicende drammatiche dei due protagonisti, raccontate attraverso lo sguardo di un artista e grande narratore come Matteo Garrone. Un film intenso e necessario, nel quale il grande talento del regista trova la giusta sintesi tra la tragedia della realtà e un racconto dai tratti lirici, una chiave seria per parlare di un tema estremamente complesso. Un grazie molto sentito a tutte le Direzione Rai coinvolte per aver fatto squadra in questa operazione di servizio pubblico”.
A questo proposito è importante sottolineare l’efficace operazione realizzata dalla Rai in vista della messa in onda del film di Garrone che, su Rai Play, ha reso disponibile l’interessante documentario Allacciate le cinture – Il viaggio di Io Capitano in Senegal con la regia di Tommaso Merighi, il montaggio di Luca Armocida e la fotografia di Thomas Pilani e Andrea Fiumana, in cui viene raccontato il viaggio del film, organizzato dalla Fondazione Cinemovel (che produce in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione LAM per le arti contemporanee), da venticinque anni impegnata in progetti di allestimento di schermi itineranti, proprio in Senegal da cui tutto è partito. Ogni sera, Seydou Sarr e Moustapha Fall, protagonisti del film, e Mamadou Kouassi, che ha ispirato parte della storia, hanno incontrato un pubblico diverso e hanno raccolto testimonianze molto toccanti che rivelano un peculiare impatto di questa visione collettiva partecipata in Senegal. Allacciate le cinture è una sorta di lato B di Io Capitano, in cui tutti i sogni, tutta la carica vitale ma anche le paure, le ansie e le disavventure dei protagonisti sono vissute dai loro conterranei in maniera amplificata e dolorosa per via di esperienze sia personali che familiari.
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