L’intelligenza artificiale è il tema del momento, tra i protagonisti degli scontri che hanno portato negli ultimi mesi allo sciopero di autori e attori a Hollywood. Sul tema è tornato a esprimersi anche Christopher Nolan durante un evento promozionale del suo nuovo film, Oppenheimer, sottolineando le “possibilità spaventose” di queste tecnologie.
“Quando s’innova attraverso la tecnologia, è necessario garantire che ci sia responsabilità”, ha dichiarato il regista riferendosi alle tante aziende che per 15 anni hanno abusato di termini come ‘algoritmo’ senza padroneggiarne il significato. “Le persone del mio settore che ne parano, semplicemente non vogliono assumersi la responsabilità di ciò che quell’agoritmo fa. Applicato all’IA, ha possibilità spaventose. Spaventose”.
Secondo Nolan e i principali ricercatori del campo con cui ha avuto modo di confrontarsi, questo sarebbe il nostro “momento Oppenheimer”. Un riferimento al fisico “padre della bomba atomica” protagonista del suo nuovo film, dedicato anche al rapporto tra potere tecnologico e umanità. Un momento Oppenheimer che richiede responsabilità e consapevolezza: “dobbiamo chiedere alle persone di rendere conto di ciò che fanno con gli strumenti che possiedono”. Il regista ne è certo: la storia di Oppenheimer “può fungere da monito e mostrare dove ricadono alcune di queste responsabilità”.
Nasce il movimento #Artisticintelligence, che chiede tutele dalla minaccia dell’Intelligenza Artificiale: tra le richieste, quella di rendere la voce un “dato biometrico, contro i furti d’identità
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