Insidious 4: il male torna in sala

Arriva in sala il 18 gennaio con Warner il quarto capitolo della saga horror iniziata da James Wan


Arriva in sala il 18 gennaio con Warner Insidious 4: L’ultima chiave di Adam Robitel, con Lin Shaye e Kirk Acevedo, horror classico che come i suoi predecessori gioca con tutti gli stereotipi del genere ma non annoia grazie a una struttura ben collaudata e alla buona prova di Shaye che torna nei credibili panni della non più giovane dottoressa Elise Rainier, brillante parapsicologa dotata di straordinari poteri che impiega per contattare i morti.

La sceneggiatura è di James Wan, il regista, sceneggiatore e produttore cinematografico malese naturalizzato australiano che ha dato il via al franchise dopo aver modernizzato l’horror prima con Saw – L’enigmista e poi con Dead Silence. Ci sono appunto i topoi, come la casa isolata e spaventosa piena di inquietanti presenze, ma anche l’ironia.
Si parte con un antefatto, con Elise bambina che vive con fratello più piccolo, padre violento (Acevedo) e madre amorevole in una vecchia magione infestata da oscure presenze nel nulla del New Mexico. Oggi invece Elise è anziana e viene contattata da un uomo perché la aiuti a liberare la sua casa da spettri che la invadono.

Una richiesta a cui lei è abituata, ma che diventa eccezionale quando scopre che la casa da bonificare è proprio quella in cui è cresciuta con la sua famiglia. Per lei sarà così un ritorno al passato che affronterà accompagnata dal fidato e simpatico duetto di quarantenni formato da Specs (Leigh Whannel) e Tucker (Angus Sampson), acchiappa fantasmi 2.0 attrezzati con apparecchiature digitali di ultima generazione, che gestiscono l’azienda Spectral Sightings. Per Elise sarà la conferma di un concetto da tempo acquisito: la malvagità è più vicina agli umani che alle anime dei dannati. 

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11 Gennaio 2018

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