Un bus, una discoteca, una festa di capodanno. Una Ferrari “vintage” e un anello con le corna. Un matrimonio che “non s’ha da fare” – tra il rampollo Andrea (Francesco Bruni) e la disinvolta Guendalina (Agata Samperi) -, il primo nipote di uno zio sempre spiantanto perché amante del gioco d’azzardo, Lucio (Christian De Sica); l’altra, figlia di un’affascinante mamma, Patrizia (Isabella Ferrari), venale stratega e meravigliosa creatura agli occhi del marito “mammozzone … cornuto e felice, esilarante” Aristide (Marco Marzocca): lei non si fa scrupoli per cercare di salvare la famiglia sull’orlo della bancarotta, sullo sfondo di una Cortina innevata e natalizia.
Ma quel è il vero anello di congiunzione di tutti questi ingredienti? Dino Doni. E chi è Dino Doni? È anzitutto Lillo Petrolo che in Cortina Express battezza la coppia comica con De Sica, nel ruolo di un cantante d’insuccesso, che cerca di riscattarsi agli occhi della figlia Giorgia (Beatrice Modica), e il cui anonimato non è poi così assoluto, net affatto, e questo dà spunto per raccontare subito Alexei, personaggio degno di uno spin off, a cui si offre talentuoso e spassoso Paolo Calabresi, nei panni di un russo, ceffo e milionario, dal coltello facile ma, altrettanto, sensibilissimo a certa… musica, tanto da tatuarsi addosso il nome del suo cantante del cuore…
C’è Eros Puglielli alla regia di questo film di Natale, che sin dai titoli di testa sceglie grafiche e estetica che rimandano senza tentennamenti alla Storia dei tantissimi “Vacanze di Natale”, per prendere poi, però, una via altra, soggettiva, “del genere”. È impossibile non stabilire una connessione con il Cinepanettone, infatti il regista ammette fosse “il dilemma, perché non si può ignorare, ma – altrettanto – non si può rifare, quindi: cosa fare? Omaggiare, con un’altra trattoria: nasce quindi un film commedia ma avventuroso, con riferimento la Spy Comedy americana Anni ‘70, cercando un cambiamento di asse che permettesse di ripercorrere il genere con uno spirito un po’ differente”, avendo come guida anche la Commedia all’italiana, “totalmente. Tante volte per andare avanti bisogna andare indietro, dove c’è una vitalità incredibile: quella Commedia è sempre stata un po’ scomoda, cruda, implicitamente profonda e sì, mi ha influenzato. C’è anche il mondo di Blake Edwards e il mondo di Landis: erano background comici che avevamo voglia di esprimere”.
Per De Sica, “Eros ha dato uno swing e un twist nel girare e nel montare, il genere ne aveva bisogno, ed è stato così innescando il thriller, interpretato meravigliosamente da Calabresi. Questo è il mio 22mo film di Natale: sul set, mi sono trovato poche volte in un’unione magica, è successo con Boldi, con Carlo Verdone, e adesso con Lillo, sono alchimie che non vengono sempre”. De Sica, anche questa volta, indossa un abito attoriale che gli calza a pennello, nel perimetro della Commedia: “… sempre un mascalzone sono, comunque. Io avevo proprio voglia di fare un film family per la sala e il deus ex machina è stato Eros, che ha dato davvero una ventata di freschezza: non è un Cinepanettone, è un film di Natale seppur, se io sto qui, lo devo a quei film, mi hanno dato notorietà, ma questo ha una marcia in più; se andasse come penso possa riuscire, si riaprirebbe un giocattolo che ha funzionato per tanti anni e che può funzionare ancora. Penso che la commedia soffra adesso, perché le piattaforme ne sono piene, e al cinema si guardano cartoon e grandi eventi”. E poi, De Sica, in sintesi, offre anche una lettura del film, che gioca indicando come possibile “sottotitolo”: “poveracci a Cortina”, perché – spiega – in fondo quella di Lucio, Patrizia e Dino, è poi questa storia.
Lillo conferma “l’alchimia vera con Christian, che credo sia uno degli attori con i tempi comici più perfetti di sempre” e poi, rispetto al suo personaggio, conferma che sì, “lo slip stick mi piace: Sellers e Belushi sono attori molto fisici, che mi piacciono”.
Ferrari ammette di essersi “divertita moltissimo sin dalla lettura del copione”, scritto da Tommaso Renzoni. “Poter fare un film per le famiglie, natalizio, mi ha sorpresa e non ho esitato: è un ruolo bello, in cui la donna ha un profilo diverso rispetto a quello nei Cinepanettoni, in cui c’è il corpo, è la prenda, mentre qui c’è una donna con una mente, un po’ stratega. Il film è riflesso di una commedia in ottima forma”.
Per lo sceneggiatore discriminante è poter scrivere “per talenti così. Poi, l’idea nasce dell’input specifico di fare un film di Natale, a Cortina. Con Eros abbiamo dibattuto a lungo, tra Black Edwards e la Commedia all’italiana appunto: è stato interessante scrivere un film così largo, un’impresa quasi mitologica, affrontata con la giusta soggezione” e, rispetto all’equilibrio da tenere nel linguaggio, ai possibili paletti a perimetro, Renzoni spiega che abbiano “deciso di ascoltare lo spirito presente nell’aria, avendo gusto e tatto, con alle spalle film con uno storico di battute scorrette, navigando dunque una via un po’ pericolosa: è giusto dire che c’è un elefante nella stanza. Dove sentivamo che, alla lettura ad alta volte della sceneggiatura, non calasse l’imbarazzo abbiamo deciso di non censurarci, perché se si percepisce calore nell’intenzione si perdona anche qualche battuta non del tutto di proprio gusto”.
Giampaolo Letta per Medusa parla di “Lillo e De Sica, una coppia esilarante. Il film uscirà in più di 450 cinema, dal 23 dicembre: nelle stesse giornate, uscirà Vacanze di Natale ’90, un vecchio film riportato in sala per 4/5 giorni, un’operazione corsara, perché non si fa uscire un precedente film delle feste contro i film delle feste, è poco elegante”.
Infine, Be Water Film – co-produttore con Medusa di una produzione realizzata anche in collaborazione con Prime Video – parla di “CineNatalone con gli Avangers della Commedia”.
Il film che svela la saga degli immigrati libanesi nel nord del Brasile arriverà nei cinema italiani dal 30 gennaio
Il film targato A24 tornerà al cinema il 17 gennaio, il primo nella storia di Hollywood a uscire contemporaneamente in 500 sale e nelle prigioni
Toys – Giocattoli alla riscossa è la storia di una marionetta stufa di ripetersi e un cane di peluche, nonché rapper: Central Park abbraccia sogno e pigrizia, coraggio e paura e lì trionfa l’amicizia più pura, palpitante di empatia e avventura. Joel Cohen e Alec Skolow firmano la storia, Jeremy Degruson la regia: dal 16/1 al cinema
Roberto Andò – dopo La stranezza - torna a scegliere “il trio” come protagonista de L’abbaglio, film sulla discesa in Sicilia dei Mille di Garibaldi – interpretato da Tommaso Ragno. Nel cast anche Leonardo Maltese. Il film, al cinema dal 16 gennaio