Il Festival del videogioco, nei teatri di via Tuscolana, chiude i battenti. Tantissimi i visitatori e gli ospiti. Un modo innovativo per guardare al futuro: il tema di quest’anno, il rapporto umano-digitale.
Dopo l’edizione 2020 vissuta interamente in streaming, quest’anno Rome VideoGameLab è tornato in presenza ed è stato premiato: nei quattro giorni del festival – e malgrado le restrizioni imposte dalle norme anti Covid-19 – sono state sfiorate le diecimila presenze. Da quelle delle scuole, che hanno partecipato ai laboratori e ai workshop di formazione e di apprendimento regolarmente tutti sold-out, a quelle degli appassionati (persone di tutte le età, famiglie intere di gamer) venuti per ritrovare le numerosissime postazioni di retrogaming e arcade. Senza contare, poi, la giornata di incontri tra sviluppatori italiani (spesso realtà giovanissime, ma sempre stimolanti) e i potenziali buyer italiani e internazionali interessati all’uso dei videogame per promuovere la visibilità delle loro imprese, spesso impegnate sul terreno della cultura e del turismo.
Grandissima risposta anche lato social dove si è registrata una interazione crescente da parte dei presenti appassionati e dai follower in streaming. La giornata di domenica – come per tradizione la più affollata – è stata segnata da appuntamenti seguitissimi e molto diversi: al mattino due conferenze di guru del mondo digitale come Adrian Fartade e Luca Perri (che hanno spiegato l’intreccio tra scienza e fantascienza, tra conoscenza e immaginazione del futuro); al pomeriggio la sfilata dei cosplayer con i loro coloratissimi costumi ispirati ai personaggi dei videogiochi e delle più celebri serie tv. A chiusura, un concerto di musiche dalle più belle colonne sonore dei film di fantascienza e fantasy.
“E’ stato un bellissimo ritorno – commenta Giovanna Marinelli, direttore editoriale del festival – e il numero delle presenze e l’entusiasmo dei visitatori hanno dimostrato che il nostro lavoro è stato apprezzato. I videogiochi sono una parte insostituibile del nostro immaginario, farli conoscere ed esplorare anche il loro lato formativo ed educativo è il compito che si è dato Rome VideoGameLab. Il successo di questa edizione, come delle precedenti, è un buon segnale per un appuntamento che sta dicendo un’abitudine per la città”.
“Siamo molto soddisfatti di questa edizione – commenta Nicola Maccanico, amministratore delegato di Cinecittà Spa, che ha promosso l’evento – perché è l’edizione della ripresa e conferma come il mondo del gaming e degli applied game sappia trattare temi importanti (sociali, scientifici, culturali) in maniera ludica. Il mondo dei videogiochi è definitivamente uscito da un perimetro limitato e parla a tutto il mondo della creatività. Per questo siamo convinti che Rome VideoGameLab debba continuare e sia destinato a crescere”.
Il Festival prodotto da Cinecittà SpA e Fondazione Musica per Roma si chiude con una domenica affollatissima di pubblico, dopo 4 giorni ricchi di talk, contest, lectio magistralis, spettacoli ed esperienze immersive nella realtà virtuale
Presentazione sesta edizione del Rome VideoGame Lab, dal 25 al 28 gennaio, coprodotto da Cinecittà. L'evento dagli Studios si trasferisce all'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
Prodotto da Cinecittà e Fondazione Musica per Roma, la manifestazione si tiene dal 25 al 28 gennaio all'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. In programma spazi per il gaming, eventi B2B e B2C, masterclass, contest e showcase per comprendere un fenomeno in rapida ascesa
Il Festival italiano dedicato al videogioco come prodotto culturale, artistico e sociale è in programma dal 25 al 28 gennaio. L'evento è prodotto da Cinecittà Spa e Fondazione Musica per Roma.