Il ritorno dello Sciacallo, con Eddie Redmayne e Lashana Lynch

Il romanzo culto di Frederick Forsyth Il giorno dello sciacallo e il successivo film del 1973 trovano nuova vita in una serie drammatica targata Sky Original e Peacock, che riporta in azione il letale assassino d'elite in una rilettura contemporanea

Jackal

Il romanzo culto di Frederick Forsyth Il giorno dello sciacallo e il successivo film del 1973 trovano nuova vita in una serie drammatica targata Sky Original e Peacock, che riporta in azione il letale “sciacallo” in una rilettura contemporanea.

Disponibile dall’8 novembre su Sky e NOW, The Day of the Jackal trasforma il freddo e spietato killer in una figura più complessa, ora interpretata da Eddie Redmayne. La serie, composta da dieci episodi, segue il protagonista in un thriller mozzafiato che attraversa l’Europa e mette in scena una caccia senza tregua.

Lo Sciacallo, un assassino d’élite, è famoso per le sue capacità camaleontiche, passando inosservato tra i suoi bersagli grazie a travestimenti e una serie di risorse studiate per ogni possibile situazione. Le sue operazioni procedono in modo impeccabile finché non incrocia l’agente dell’MI6 Bianca, interpretata da Lashana Lynch, che, riconoscendo un dettaglio nel modus operandi del killer, decide di inseguirlo.

Al centro dell’intreccio c’è una nuova missione: il lavoro perfetto, un colpo magistrale che potrebbe concludere la sua carriera. Ma le complicazioni iniziano subito: lo Sciacallo viene tradito dal suo stesso cliente e si trova improvvisamente a combattere non solo contro i servizi segreti britannici, ma anche contro chi lo ha ingaggiato. L’agente Bianca, caparbia e astuta, è intenzionata a fermarlo ad ogni costo, mettendo in atto un complesso piano di pressione e controllo che tocca molte città europee.

A complicare ulteriormente il quadro, ci sono i segreti familiari dello Sciacallo: vive una doppia vita, con una moglie, Nuria (interpretata da Úrsula Corberó), e un figlio piccolo che nulla sanno della sua vera professione. Quando Nuria inizia a nutrire dei sospetti, la tensione si alza pericolosamente, e lo Sciacallo si ritrova a dover proteggere la sua doppia identità, oltre che la sua stessa vita.

Sotto la guida del regista Brian Kirk (Il Trono di Spade, Luther), The Day of the Jackal rivisita i classici del cinema e della letteratura di spionaggio per adattarli a un contesto contemporaneo e offrire un’esperienza ad alta tensione. Con un cast stellare che include Charles Dance e Richard Dormer, la serie promette inseguimenti, spionaggio e un confronto inesorabile tra due protagonisti decisi a vincere, a qualsiasi costo.

Questa versione moderna punta su ritmi incalzanti, colpi di scena e un duello psicologico che, tra inganni e ambiguità, tiene il pubblico sul filo.

Lashana Lynch copre il ruolo di Bianca: “Sono stata entusiasta alla lettura della sceneggiatura. L’opera di modernizzazione della vicenda e soprattutto il lavoro fatto sul mio personaggio sono stati eccezionali. Bianca è complessa, piena di difetti, cerca di bilanciare la vita privata con quella professionale e non ci riesce. Per me una grandissima opportunità poterla ritrarre. In molti si potranno identificare in lei. Inoltre, la musica, le luci, gli effetti speciali e le interazioni con i registi sono stati eccezionali. Siamo curiosi della reazione del pubblico”.

Commenta Redmayne: “Ho adorato il film originale, l’ho visto decine di volte, e l’ultima cosa che avrei voluto fare era distruggere quel capolavoro. Ma l’ambientazione contemporanea rendeva l’approccio fresco. Il mio personaggio è comunque vecchia scuola, elegante e spietato. La sceneggiatura è stata assai stimolante, perché anche il personaggio è un attore, con zone grigie sull’etica e la moralità di ciascuno. C’è una grossa relazione tra lui e Bianca anche se hanno poche scene insieme onscreen. Finalmente un personaggio contemporaneo dopo tante esperienze d’epoca. Nella scelta dei ruoli agisco di istinto, ma questa sua capacità di cambiare pelle è la cosa che mi ha maggiormente affascinato”.

Continua Lynch: “Ero entusiasta di lavorare con Eddie e invece siamo sempre stati su set diversi, lavorando a due film paralleli. Tuttavia ogni sera guardavo il suo girato, la prostetica che usava, e mi rendevo conto dell’importanza di questo progetto, così innovativo. Abbiamo lavorato in modo analogo costruendo un rapporto di grande collaborazione con il team di registi. Non vedo l’ora di capire come il pubblico reagirà a questo personaggio così ambiguo e affascinante. Ho usato tanto le armi, lo avevo già fatto in 007 – No Time to Die, anche se il ruolo era diverso. Bianca ha una morbidezza particolare, ricavata proprio dalla sua forza. Ho avuto dei consulenti che ci hanno raccontato dei trucchetti usati da agenti segreti e cecchini. Si gira anche sempre con un tampone, utile se ti becchi un proiettile. Naturalmente mi auguro che nella vita non mi serva questa skill”.

“Naturalmente c’è tanta trasformazione fisica – prosegue Redmayne – ma anche il rapporto con le famiglie, che è piuttosto originale. Nel film del ’73 non si sapeva nulla dello Sciacallo, qui invece l’elemento del thriller si fonde con storie familiari, c’è un contesto di vita a due e una problematica che rende difficile catalogare il film come appartenente a un genere unico. Questo aspetto emotivo è molto importante per la serie. Mi ha molto colpito che guardando nel mirino vedessi veramente il bersaglio in carne ed ossa, è stato emotivamente rilevante”.

Donne e servizi segreti, un tema certamente innovativo. Dice Lynch: “Ora è possibile mostrare ruoli apicali femminili con tante differenti narrazioni. Così non ci sono etichette nemmeno per le donne che lavorano come agente segreto. Il “raccontare le bugie” è un tema importante. E’ un approccio lavorativo solitamente maschile, ma una donna ha una serie di conseguenze psico-fisiche peculiari dall’essere costretta a mentire. C’è il rapporto con la figlia, che capisce che la madre le nasconde delle cose. Questo apre molte prospettive per il futuro e i prossimi progetti, che possono essere estremamente educativi”.

Dichiara ancora Redmayne: “Nel film originale lo Sciacallo aveva un atteggiamento binario nei confronti del bene e del male. Lo Sciacallo era il male e Charles de Gaulle il bene. Qui i personaggi sollevano tutti un dubbio su moralità e coerenza col codice etico. Lo Sciacallo è spietato, moralmente discutibile, con valori non condivisibili, ma ne vediamo l’umanità. Bianca ha invece un solido codice etico, ma fa scelte discutibili”.

 

 

 

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07 Novembre 2024

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