Il ritorno del guerriero

“Ken, sei tu… fantastico guerriero… sceso come un fulmine dal cielo!”

Per chi è cresciuto negli anni ’80 è praticamente impossibile non riconoscere le parole di questa sigla e non sentirla cantata nella propria testa quando le si legge.

Ken il guerriero, anime tratto dal manga scritto da Buronson e disegnato da Tetsuo Hara, ha popolato le reti private italiane per oltre un decennio ed è un mito internazionale, apprezzato anche dai ragazzi delle generazioni successive.

Oltre a fumetti e serie tv, ha popolato videogiochi, romanzi e spin-off di ogni tipo.

Nel 1995 venne realizzato perfino un adattamento statunitense in live action della serie. Il film, intitolato Il ritorno di Kenshiro (Fist of the North Star), fu diretto da Tony Randel e vedeva Gary Daniels nel ruolo di Kenshiro, Costas Mandylor come Shin e Isako Washio nel ruolo di Julia, con la partecipazione di Malcolm McDowell e Chris Penn. La pellicola fu distribuita direttamente in formato video negli Stati Uniti.

La critica accolse il film in modo quasi del tutto negativo, criticando la scarsa qualità tecnica, la mancanza di fedeltà all’opera originale e un cast non all’altezza, con diversi attori asiatici che faticavano a esprimersi correttamente in inglese.

Invece, Ken il guerriero – Il film, del 1986, che al contrario di quel che potrebbe sembrare soffermandosi al titolo, è comunque realizzato con la tecnica dell’animazione, è stato sempre considerato un cult di successo.

Ora, per la prima volta, arriva sul grande schermo, ridoppiato e restaurato, come maxievento per soli tre giorni, il 14, 15 e 16 ottobre. Una pietra miliare, prodotta da Yamato Video, che rappresenta il secondo appuntamento della Stagione degli Anime al Cinema, un’iniziativa esclusiva di Nexo Studios. Per l’autunno 2024, il progetto porterà nelle sale anche The Last: Naruto The Movie e Overlord – Il Film: Capitolo del Santo Regno. Per l’elenco delle sale in programmazione, è possibile consultare il sito nexostudios.it.

L’evento arriva nelle sale per celebrare i 40 anni dal debutto televisivo della prima serie anime di Ken il Guerriero, trasmessa su Fuji Television dall’11 ottobre 1984 e ispirata al famoso manga scritto da Buronson e illustrato da Tetsuo Hara, pubblicato l’anno precedente.

La pellicola ripercorre la storia del successore della Divina Scuola di Hokuto, pur introducendo significative variazioni nella trama e nei personaggi. Rimane intatto il nucleo narrativo in cui Ken, maestro di questa arte marziale, attraversa un mondo devastato dalla guerra atomica alla ricerca della donna che ama, rapita da Shin. Nel suo viaggio, Ken incontrerà Rei, guerriero della Sacra Scuola di Nanto, e dovrà affrontare i suoi fratelli: il perfido Jagger e il potente Raoul, il fratello maggiore che aspirava a conquistare il cielo. Lo staff creativo del film è lo stesso della serie televisiva, ma la versione cinematografica offre una maggiore ricchezza di dettagli e animazioni, rispondendo alle aspettative di un pubblico fedele e appassionato.

La nuova Stagione degli Anime al Cinema è un progetto esclusivo di Nexo Studios. Gli appuntamenti del 2024 sono distribuiti in collaborazione con Yamato Video, con RTL 102.5 come radio ufficiale dell’evento, insieme ai media partner Cultura POP, MYmovies e ANiME GENERATION.

“Visto che è un mondo in cui non ci sono armi moderne – ha raccontato Buronson in un’intervista per il trentennale del personaggio – ho pensato che senza dubbio le tecniche di combattimento sarebbero sopravvissute e, perdipiù, sarebbero diventate le armi più potenti. In seguito ho deciso di basarmi sulla mia visita ai “Killing Fields” in Cambogia. Anni fa, in questi luoghi vennero perpetrati numerosi eccidi e, ancor oggi, ho in mente quella scena fatta di crani sparsi dappertutto. Perciò, prendendo in considerazione quell’esperienza, che rappresentava l’essenza della crudeltà e l’assurdità della violenza, ho ritenuto sarebbe stato un elemento appropriato da accomunare all’Hokuto Shinken”.

Sono note le assonanze della storia con Mad Max e la somiglianza del protagonista con Sylvester Stallone, perché i creatori amavano in particolare il cinema americano.

E tuttavia, Ken il guerriero ha a sua volta ispirato molte altre opere post-apocalittiche a seguire, ponendosi come un caposaldo della letteratura pop contemporanea.